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The Killers – Pressure Machine

2021 - Island
pop / rock

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Tracklist

1. West Hills
2. Quiet Town
3. Terrible Thing
4. Cody
5. Sleepwalker
6. Runaway Horses (featuring Phoebe Bridgers)
7. In The Car Outside
8. In Another Life
9. Desperate Things
10. Pressure Machine
11. The Getting By


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A super sorpresa e soltanto dopo quasi un anno dalla pubblicazione di “Imploding The Mirage” la band di Las Vegas annuncia il loro settimo album, maturato e concepito durante i mesi di lockdown.

Pressure Machine”, pubblicato il 13 agosto, è un concept album che si concentra sulla descrizione di una piccola cittadina rurale dello Utah, Nephi, luogo dove il frontman e cantante Brandon Flowers ha trascorso parte della sua adolescenza. Lo stesso Flowers in un’intervista, ha dichiarato che lo stop del mondo, della vita normale, l’ha portato a questa immersione in ricordi del suo passato: queste visioni nostalgiche si sono poi tradotte in suoni e canzoni, le quali però, probabilmente, non avrebbero potuto trovare spazio in un album “standard” della band.

Mai dichiarazioni furono più veritiere, in quanto, anche nell’eventualità dell’ignoranza di tali premesse, già al primo ascolto si viene trascinati in atmosfere polverose, che non possono che far immaginare i paesaggi tipici dell’America rurale: vaste distese sconfinate, piccole comunità e la tranquillità della vita di campagna, con i suoi pro ed i suoi contro, dovuti magari alla mentalità non così “open” della gente del luogo; in tutto ciò, però, il suono dei Killers resta riconoscibile seppure in tonalità decisamente più cupe e tristi rispetto quelle a cui siamo abituati.

Quasi ogni traccia si apre con un piccolo audio in cui la gente del luogo racconta la propria storia e ogni canzone diventa così un piccolo racconto: West Hills parla di come la comunità rurale dello Utah, fortemente religiosa, si possa scontrare ma allo stesso tempo coesistere, con una gioventù che fanno uso di droga e possa venire beccata con quantità di sosanze tali da “kill the horses that run free in the west hills”; Quiet Town si apre parlano dei suicidi che avvenuti sui binari del treno e prosegue con le morti per overdose di oppiacei; Terrible Thing invece ci narra la storia di un adolescente omosessuale che pensa al suicidio, in un’epoca non così distante dalla nostra dove fare coming out era praticamente impossibile. Pressure Machineprosegue con la traccia omonima, una riflessione su come la giovinezza effettivamente passi velocemente; con Desperate Things, dove i Killers ci raccontano la storia di uno sbirro che si innamora di una vittima di abusi domestici e finisce per uccidere il marito.

In tutto questo susseguirsi di storie e riflessioni sulla vita, l’ultimo quadro dipinto da Flowers e soci è però, The Getting By, traccia conclusiva che dà una pennellata di speranza ad illuminare tutto l’album. Un album di certo difficile, ma che condivide un’introspezione ed un riscoperto amore per il proprio luogo natio, utile per abbracciarci in questo periodo molto particolare. Perché a volte, nei momenti in cui siamo più in difficoltà, allontanarci dalle luci e dal tumulto pulsante di Las Vegas e lasciarci andare ai ricordi e alle nostalgie, e ci permette di apprezzare a fondo tutto ciò che avevamo, e che ancora abbiamo, di semplice e puro.

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