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Night Beats – Outlaw R&B

2021 - Fuzz Club
psych rock

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Tracklist

1. Stuck In The Morning
2. Revolution
3. New Day
4. Hell In Texas
5. Thorns
6. Never Look Back
7. Shadow
8. Crypt
9. Cream Johnny
10. Ticket
11. Holy Roller


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L’essere “psichedelico” e “fuorilegge” sono due concetti piuttosto elusivi. Sarà per questo che si sposano bene, se non altro nell’affascinante universo “psych-western” dei Night Beats, che si riconfermano come una delle realtà più in forma degli States. Con il quinto album la creatura di Danny Lee Blackwell cerca infatti di sfilare ai concittadini The Black Angels il titolo di “eredi dei 13th Floor Elevators”, regalandoci alcuni dei riff più graffianti mai prodotti dalla band e cementandosi di fatto nell’olimpo della psichedelia contemporanea.

Outlaw R&B”, questo il titolo del disco, ci prende in ostaggio fin dalle primissime note con riverberi all’ossitocina (Stuck In The Morning) e impennate fuzz (l’eccezionale Revolution), trascinandoci in un viaggio lisergico fuori dal tempo che chiama in causa innanzitutto i fantasmi di Jimi Hendrix e Rocky Erickson, ma anche i The Seeds, gli Zeppelin, gli Stones e – meglio non dimenticarsene – Sam Cooke, leggenda del soul e dell’R&B dal cui album del 1963 la band prende il proprio nome. La rotta del viaggio, comunque, è ben chiara: si parte da Austin, Texas, anomala culla della psichedelia contemporanea, destinazione California, Antelope Valley per essere precisi, punta ovest del deserto del Mojave e sfondo della Levitation Session che trovate qui sotto.

Dall’oramai lontano 2011, anno del debutto omonimo, i Night Beats dimostrano di aver accumulato diversi assi nelle maniche: cavalcate per spaghetti western (la doppietta New Day / Hell in Texas), psicotrope cartoline datate 1966 (Shadow e la schizofrenica Cream Johnny) e persino divagazioni roots e R&B (l’ottima Never Look Back e la conclusiva Holy Roller), senza mai comunque abbandonare quell’insaziabile appetito garage che caratterizza il loro sound sin dagli inizi e che ritroviamo con piacere nelle oscure vibrazioni di  Crypt e nell’insistenza motorik di Ticket.

A fare la differenza è ancora una volta il timbro peculiarissimo di Danny Lee Blackwell (lui stesso lo definisce “coraggioso”), che brilla nelle struggenti note del singolo New Day e nei vibrati adrenalinici di Thorns. Di origini indiane da parte di madre, il frontman racconta di essere stato influenzato tanto da Rocky Erikson quanto da Mohammed Rafi e Selda Bağcan, un bagaglio di influenze decisamente originale, che ha pochi uguali nel mondo del rock contemporaneo (eccezione fatta forse per Elephant Stone, Allah Las e Mystic Braves).

Ricordate quell’iconica scena del film Titanic dove – nel bel mezzo del panico generale – una piccola orchestra decide di suonare insieme per l’ultima volta proprio mentre il gigante d’acciaio sprofonda negli abissi? Bene. “Outlaw R&B” è il disco che i Night Beats vogliono suonare per il “nostro” apocalisse, un impeccabile compendio di rock psichedelico da ascoltare tra incendi e pandemie per sentirsi un poco più al sicuro.

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