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San Leo – Mantracore

2021 - Bronson
post-rock / kraut / drone

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Tracklist

1. MM
2. Core


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I San Leo sono la linea di confine tra una band post rock e un Samurai millenario. La loro musica ha un’aura aulica e solenne, c’è qualcosa di antico e di atavico ma allo stesso temo futuristico e misterioso. “Mantracore” infatti, potrebbe fare da colonna sonora ad un’epica avventura di un guerriero del mondo antico, ma potrebbe anche accompagnare un viaggio interstellare di nostri futuri discendenti alla ricerca di nuovi mondi abitabili.

Marco Migani (aka inserirefloppino) and Marco Tabellini (aka m tabe), rispettivamente batteria e chitarra, hanno ormai fuso in una sola persona le proprie influenze musicali come anche e le tecniche di composizione ed esecuzione; sono solidissimi nel loro andirivieni dinamico, nel loro gioco di spazi e silenzi, di presenza e di assenza, quasi al limite della sonorizzazione, quasi al limite di un’istallazione artistica più che di una band. Al duo non manca di certo l’originalità, la loro espressività forgiata in anni di collaborazione è la cosa migliore che si possa portare a casa dall’ascolto di “Mantracore”. Si tratta di un disco maturo, intriso di espressività, una giusta tappa di un percorso molto lungo che non ha mai visto i nostri eroi vacillare nelle loro intenzioni o anche solo pensare di fare un passo indietro.

Ciò che colpisce dei San Leo è questa loro identità incredibilmente definita e unica, l’ascoltatore è come ipnotizzato in un rito quasi medianico, una comunione col mondo sottile dell’inconscio e della spiritualità, senza dimenticare l’istinto animalesco e primordiale che si annida in ognuno di noi. Le due imponenti tracce sono come due galassie, due mondi a sé stanti ma complementari tra loro, si specchiano l’una con l’altra, la prima più sognante ed emozionale come una nebulosa errante nello spazio profondo la seconda più decisa e tagliente come il colpo di una katana secolare tanto affilata da tagliare un capello in due. Siamo davanti ad uno dei lavori meglio riusciti della band, una delle loro più espressive e magiche composizioni che avrà senza dubbio il suo giusto apice nell’esecuzione dal vivo, ma che anche su disco non lascia spazio a dubbi sulla qualità e l’estrosità del duo romagnolo.

L’alone di mistero che avvolge i San Leo li eleva quasi a creatura mitologica, un cerbero a due teste che difende il proprio inaccessibile segreto. Scopriremo mai cosa si cela dietro ai lavori di questa preziosa gemma orgogliosamente italiana? Io spero di no, e lo spero di cuore. I misteri non svelati diventano racconti e i racconti diventano leggenda e il fascino della leggenda brillerà finché ve ne sarà memoria.

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