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Back In Time

“Music For The Masses” dei Depeche Mode, un disco da urlare ai popoli

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Una sera al cinema con amici, nel 2007. Non c’era la classica indecisione sul film da guardare, le idee erano chiare, limpide. Eravamo lì per vedere Control, film diretto da Anton Corbijn sulla vita di Ian Curtis e sugli iconici Joy Division. Alla fine della pellicola uno scroscio di applausi. Eravamo gasati come ragazzini. “Capolavoro!”, esclamammo in un coro unanime e omogeneo. Era l’opera prima di Corbjin come regista cinematografico. Solo in un secondo momento scoprimmo che parte del film era stato in parte finanziato da Martin Gore dei Depeche Mode. Non è un mero caso. Il sodalizio tra il regista nonché fotografo olandese e i D.M risale al singolo A Question Of Time dell’album “Black Celebration“(1986), disco precedente a “Music For The Masses“, un disco per le masse, da gridare ai popoli coi megafoni, un disco quindi divulgativo, d’allarme, come le sirene di guerra, ma con temi del tutto personali e psicologici.

Insieme a “Violator” e a “Songs Of Faith And Devotion” è il miglior album della band elettronica più in voga dell’orbe planetario, tanto da essere ristampato nel 2006. La ristampa conserva l’album come fu pubblicato originariamente; nonostante questo, le quattro tracce bonus non appaiono nella versione, ma solo sul DVD. Il DVD contiene anche tutti i lati B dei singoli estratti da “Music For The Masses“, ma diversamente dall’album e dalle tracce bonus, i lati B sono disponibili solo in PCM Stereo. Questo ha scatenato reazioni e critiche da parte di alcuni fans che avrebbero voluto ascoltare i lati B sul CD, mentre si possono ascoltare soltanto con un lettore DVD.

Il documentario, un corto di 37 minuti chiamato Depeche Mode: 1987-88 (Sometimes You Do Need Some New Jokes) è una panoramica sull’album, contenente commenti e interviste da parte di molte persone che hanno contribuito alla realizzazione, gli attuali Depeche Mode, Alan Wilder, il produttore Dave Bascombe, Daniel Miller, Daryl Bamonte, Martyn Atkins (che propose l’idea dei megafoni per la copertina), il regista degli epocali video Anton Corbijn, e tanti altri. Questo filmato presenta nuovi spunti e curiosità sull’album, e sul film-concerto 101.

I Depeche Mode hanno venduto oltre 100 milioni di dischi e suonato dal vivo a più di 30 milioni di fan in tutto il mondo. I Depeche Mode – Martin Gore, Dave Gahan e Andy Fletcher – continuano a riscuotere il plauso della critica e del pubblico sia in studio che on the road, con innumerevoli musicisti che li citano come fonde di ispirazione.

Passando invece ai singoli estratti dall’album, Never Let Me Down Again è un capolavoro di synth-pop, la linea di synth è davvero memorabile e mi piace come la canzone cresce gradualmente in intensità e come il testo possa essere interpretato in diversi modi. È un brano che parla di amicizia. Qualcuno in realtà insinua che il “best friend” di cui si parla siano le droghe, tanto care a Dave Gahan specialmente in questo periodo. In effetti, leggendo il testo, si potrebbe anche applicare questo significato.

Behind The Wheel ha invece il  suono malinconico e oscuro della volontà. Sembrebbe invocare la disperazione e gli abissi della tristezza, dalle quali però ne usciamo proprio ascoltandola, come se fosse un pezzo catartico. Il video del brano stato girato eccezionalmente in Italia ed esattamente nei pressi del lago di Arona in Piemonte.

Little 15 tratta il ruolo dell’innocenza e dell’ignoranza in un bambino di 15 anni. “Lei” si riferisce probabilmente a una donna adulta (forse la madre del bambino) che ha sperimentato tutto il bene e il male che la vita offre. Little 15 vuole crescere ma non capisce cosa significhi “crescere”. La donna ricorda costantemente all’adolescente di godersi semplicemente la vita nella sua giovinezza finché dura, perché non sarà mai più la stessa una volta che Little 15 sarà cresciuto. La donna, infatti, sembra soffrire perché: “Vuole vedere nei tuoi occhi. Vuole sorridere con il tuo sorriso. Vuole una bella sorpresa, ogni tanto.” La donna desidera vivere in un’epoca più semplice quando era anche solo una “piccola quindicenne”. L’età adulta le ha tolto il senso di meraviglia a causa delle molte cose che l’età adulta porta con sé, vale a dire responsabilità e duro lavoro. Il messaggio è chiaro. Apprezza la tua giovinezza perché passerà. Martin L Gore era così saggio in gioventù.

Strangelove nella  versione originale è una traccia pop frenetica. Anche se di successo, questo non sembrava adattarsi allo stile più oscuro di “Music For the Masses“, così Daniel Miller produsse una versione più lenta che divenne la versione dell’album. Il modo in cui l’amore nella musica dei Depeche Mode è concepito è molto vario ed eterogeneo. Strangelove ha un filone ben preciso,chiaro. Quello delle canzoni d’amore passionali. La sensualità del brano si combina con il sound creando poesie che narrano la complicità fisica. Strangelove ha un testo particolare e difficilissimo da inquadrare, ma di sicuro rimanda ad un amore sensuale ed intenso, ma soprattutto unico, quello dei Depeche Mode per l’arte musicale.

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