Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Saint Etienne – I’ve Been Trying To Tell You

2021 - pop / elettronica
electro-pop

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Music Again
2. Pond House
3. Fontein
4. Little K
5. Blue Kite
6. I Remember It Well
7. Penlop
8. Broad River


Web

Sito Ufficiale
Facebook

A trent’anni di distanza dal bellissimo e sottovalutato esordio – quel “Foxbase Alpha” arrivato in un’annata, il 1991, inverosimilmente florida in termini di pubblicazioni musicali – e a quattro da “Home Countries“, ultimo capitolo di una produzione discografica parecchio più rarefatta rispetto allo scorso millennio, ma sempre fortemente identitaria, sono tornati i Saint Etienne, trio londinese formato da Sarah Cracknell, Bob Stanley e Pete Wiggs.

La piccola impresa dei Saint Etienne è stata quella di riuscire a tenere in vita quelle suggestioni Nineties che hanno contraddistinto la Cool Britannia e l’ingresso negli anni zero, ma sempre guardando oltre, nella direzione opposta. Non una retromania fine a se stessa, quanto un esercizio di memoria. Quasi di stile. Col nuovo “I’ve Been Trying to Tell You“, i Saint Etienne ripartono dalle stesse certezze e da un (nuovo) profluvio di sample che rimanda proprio a quella fase storica in termini meramente atmosferici, nel senso più puro del termine. I pezzi – otto – si esauriscono in quaranta minuti e rincorrono, come affermato dagli stessi protagonisti, l’obiettivo di una riflessione lucida sulla debolezza e la fugacità della memoria.

Sfuma leggermente l’elemento danzereccio, questa volta, a vantaggio di scenari caliginosi, morbidi, onirici, capaci di scivolare lentamente ora verso sonorità bristoliane e ora verso note ambient melliflue, quasi contemplative, riassumibili forse sotto la voce art pop. La sensazione, come spesso accade quando si ascolta un disco dei Saint Etienne, è quella di scorgere qualche brevissimo frammento già conosciuto, ma di non poterne identificare le reali coordinate. Music Again e Pond House sono già emblematiche in questo senso, con la loro grazia eterea: una musica sospesa, pensosa, quasi ipnotica apre per poi cedere il passo al primo vero guizzo trip hop del disco (Fonteyn).

Little K è il passaggio più meramente dreamy, insidiato solo da Penlop, che è anche fra gli episodi migliori del lotto. L’ambient luminosa di Blue Kite si staglia a metà album, anticipando la malinconia quasi narcotizzante della ruvida chitarra di I Remember It Well, settembrina per definizione. Broad River, con le sue rarefazioni a tinte calde, è il sigillo finale sull’undicesimo lavoro lungo del trio londinese.

I’ve Been Trying to Tell You” preserva l’identità dei Saint Etienne, come fossero una realtà atemporale e astorica. Un’operazione solo apparentemente semplice che, anche in questo caso, riesce senza difficoltà: la sensazione è che il 2021 ci abbia consegnato, oltre a otto brani da studiare su whosampled.com – spoiler: quasi tutti derivano dal periodo 1997-2001 – anche la migliore espressione di Cracknell, Stanley e Wiggs di questo millennio. Ci sono riusciti registrando l’album in remoto, senza mai trovarsi in studio come trio e senza inserire un punto fermo al termine della riflessione di cui sopra: “I’ve Been Trying to Tell You” diventa così un atto, un modo per affermare che il ricordo è anche, e forse soprattutto, quello dei sentimenti.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni