1. Guided By Angels
2. Freaks To The Front
3. Choices
4. Security
5. Hertz
6. No More Tears
7. Maggot
8. Capital
9. Don't Fence Me In
10. Knifey
11. Don't Need A Cunt (Like You To Love Me)
12. Laughing
13. Snakes
Mullet, top e pantaloncini da boxe: si presenta così Amy Taylor, carismatica frontwoman degli Amyl And The Sniffers, quartetto di Melbourne dedito al garage-punk più lunatico ed energico, farcito di riff selvaggi e testi taglienti, smascellati sul microfono con una rabbia che sembra uscita dritta dritta dal 1977. Se il nome Amy Taylor vi dice qualcosa, non stupitevi. L’abbiamo incontrata diverse volte quest’anno, e sempre in uscite di un certo spessore: in “Spare Ribs” degli inglesi Sleaford Mods in qualità di gangster (nel singolo Nudge It) e in “Welfare Jazz” degli svedesi Viagra Boys in veste di ironica cowgirl (nella cover di John Prine In Spite of Ourselves).
“Comfort To Me” arriva quindi in un momento di hype totale, proprio come una ciliegina sulla torta. Si tratta infatti di un capitolo decisamente memorabile nella discografia della band, forse ancora più significativo del debutto omonimo (2019), disco che gli era valso il plauso della critica e un ARIA Award per “miglior album rock dell’anno”, impresa non facile nella terra dei canguri.
I rimandi non sono cambiati: riconosciamo il rock’n’roll adrenalinico di AC/DC e Motörhead, il blues-punk dei Gun Club, il punk rock degli X-Ray Spex, l’hardcore di Warthog e Power Trip, così come influenza dei conterranei Cosmic Psychos e Coloured Balls, il cui frontman Lobby Loyde viene definito dagli stessi “padrino” dell’hard-rock australiano. Nemmeno lo spirito è cambiato: siamo sempre prossimi all’attitudine punk di fine anni Settanta, in particolare al movimento degli sharpies, corrispettivo australiano della sottocultura skinhead, personificato da band quali Rose Tattoo e The Angels e caratterizzato sul piano estetico dalla combo mullet, magliette attillatissime e jeans a zampa d’elefante. A essere cambiata, a nostro avviso, è la confiance del gruppo, capace ora di produrre una banger dietro l’altra, tallonando IDLES, shame e compagnia bella non solo in termini di originalità, ma soprattutto di live performance, come dimostrato nei due fortunatissimi tour mondiali (di cui il primo a supporto dei concittadini e amici King Gizzard & The Lizard Wizard, chi l’avrebbe mai detto?).
Standout assolute dell’album: i singoli Guided By Angels e Security, pseudo-manifesto la prima (“Energy, good energy and bad energy / I’ve got plenty of energy / It’s my currency”), riuscitissima hit tutta Stooges la seconda. Non male anche Hertz, saltellante hard-rock alla nitroglicerina, e Knifey, inaspettata ballatona e vera outlier del disco.
“I’m not looking for trouble / I’m looking for love / Will you let me in your hard heart?” si domanda Amy saltellando da una tomba all’altra nella clip di Security. Dopo aver consumato questo “Comfort To Me” non possiamo che rispondere “Sure, mate”. Un ascolto essenziale di questo 2021 e la prova inconfutabile che gli Amyl And The Sniffers sono più in forma che mai.