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Antonio Raia & Renato Fiorito – Thin Reactions

2021 - Non Sempre Nuoce
elettronica

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Tracklist

1. Too Many Reasons
2. Rifts
3. Volatile


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Reazioni sottili, impercettibili, invisibili. per un’idea acerba ma già accesa di ingegno. Antonio Raia e Renato Fiorito rilasciano il loro primo album comunitario dal titolo “Thin Reactions”, per la neonata label partenopea Non Sempre Nuoce. Un progetto discografico ardito, sintetico e minimalista. Essenziale come un Manifesto culturale che ambisce a diventare nuova corrente di pensiero contemporanea. 

Il post clubbing dell’album è permeato attraverso l‘ascolto di tre brani dai toni mediterranei retrò. La componente ambient richiama costantemente il sound acustico mentre quella elettronica è riconoscibile come espressione innovativa di un riferimento subculturale, con la volontà di librarsi lontano dalla stagnazione emotiva della realtà contemporanea. Le sensazioni rimandate dalle tre tracce potrebbero essere riconducibili ad immagini urbane di città invisibili, le stesse raccontate nell’omonimo romanzo di Italo Calvino. Quei luoghi della proiezione in cui l’essere umano è solo un ospite, un passeggero dell‘empirismo in transizione.

Antonio Raia è un sassofonista, compositore e improvvisatore avant jazz. Esperto di scrittura alternativa al pentagramma, è particolarmente motivato quando si tratta di mescolare insieme arte e musica. Renato Fiorito è un compositore, fonico e sound artist. Il suo stile si potrebbe definire come un punto di incontro tra suoni roboanti e ritmiche irregolari. Di solito utilizza rumori provenienti dalla Natura per generare ambienti sonori immersivi. Infatti Fiorito è noto per essere compositore di installazioni interattive per danze e soundtracks di film e documentari. Entrambi hanno già collaborato con Chris Corsano, Bob Ostertag e Alvin Curran. 

Too Many Reasons per vibrazioniallarmanti. Diaciassette minuti introduttivi, di artificiosa elettronica ingegneristica per una intro che vuol esser certa di colpire il target desiderato. Nel mezzo le ragioni si fanno setose, ovattate, lasciando una scia in risucchio come quella di un treno in corsa che si allontana da un tunnel. La stridente melodia di sottofondo è atta al completamento del processo di alienazione. Il sassofono aggiunge tonalità malinconiche alla prospettiva retrò di un distanziamento sociale che ci accompagna sin dagli esordi del secolo precedente. 

Rifts, passi meccanici, step incerti su un piano ruvido. La spaccature sonore della traccia si aggrovigliano nell’aria, formando un disturbante sound indefinibile. Avanguardista e a tratti inquietante, il brano è una stanza di illusioni uditive. Nel mezzo un sassofono accompagna dal fondo il susseguirsi di percezioni distopiche.  

Volatile con ali d’acciaio, che prova a liberarsi dal contatto terreno. Sonorità metafisiche si combinano a momenti più profondi. Il tono, non volutamente romantico, è dato nuovamente dallo strumento aerofono che qui sa essere propriamente sax, stimolando l’immaginazione uditiva verso una ministoria di solitudine e languori.  

La cover di “Thin Reactions” è stata realizzata da Cody Cobb, fotografo americano noto per la capacità di immortalare scatti metafisici, rappresentanti luoghi dalla caratteristiche illusorie che sembrano essere collocati ai confini del mondo. Nell’immagine una roccia dalle cromature rosa e bianche, amorfa che si riflette su un piano lacustre, rimanda (al contrario) la prospettiva di se. Uno specchio nel quale riconoscersi  e forse incantarsi. Un luogo dell’altro, un quadro fuggitivo che raffigura nell’immagine stilosa che rappresenta la volontà, non troppo celata, di ambire alla scena internazionale. Di competere con la discografia elettronica europea, sempre all’avanguardia e materna, generatrice di stili e mode.

Di risposte a domande sonore che l’audience non avrebbe mai pensato di potersi porre. Ed è sulla base di questo aspetto che il background avant jazz di Raia e quello di fonico e compositore di Fiorito sembrano aver trovato la giusta formula per poter insediarsi (anche loro) nella crepa immaginifica dell’elettronica. Quella che trasporta l’ascoltatore verso una fuga di idee e risoluzioni emotive impensabili e mai desiderate prima.   

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