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Simm – Too Late To Dream

2021 - Ohm Resistance
dub / industrial rap

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Tracklist

1. Boxed
2. Civil War
3. Too Late To Dream
4. Mangled
5. Butterfly
6. Gqom Squbulo
7. The Space I Left
8. Knives Path
9. Undertaker
10. A Loud Darkness
11. Hope Spectre


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Simm è solo uno spettatore, un testimone di disastri”. Eraldo Bernocchi fa riemergere dall’oscurità il suo alter ego, dopo otto anni di ibernazione. Come il personaggio di un racconto di Gibson entra nella rete neurale del mondo con le sue propaggini sintetiche e questo nuovo viaggio lo metterà in condizione di trovare, alla fine delle infinite superstrade di dati, l’Essere Umano e lo scova intento a fare quello che gli riesce meglio: distruggere tutto.

Troppo tardi per sognare, già, per immaginare il futuro, perché eccolo qui, ci è entrato in casa e ha reso reali gli incubi di coloro che a loro lo descrissero come l’Inferno in Terra, un luogo immerso in un incendio che non si estingue mai, alimentato dalle persone, avide, grette, indifferenti al fatto che il luogo in cui vivono si stia sgretolando. Simm lo guarda andare in mille pezzi e anziché idealizzarlo lo dipinge per quel che è, solo che questa volta per farlo ha anche bisogno di parole, perché non basta più solo il rumore, è necessità. La voce del londinese Flowdan si innesta nella macchina e ne è estensione che ne amplia le possibilità.

Le vocalità lugubri che connesse alle permeazioni dub si estendono su un orizzonte freddo, lo sfondo infinito di un cataclisma di synth concatenati, aggressione matematica e ragionata, nel territorio del rap futurista (per davvero, non quello di quell’altro), pizzicano la mia memoria e creano collegamenti, entrano nelle orbite di quei Dälek, Techno Animal o ancor meglio, dei Gettovetts prodotti da Bill Laswell a bassi spiegati, quell’immaginario di un domani doloroso che si fa odierna disgregazione. Un lento incedere pressante, nel delirio industriale assoggettato alla forma fino a che un fulmine si abbatte sul tetto della fabbrica, ed ecco apparire Phelimuncasi ingigantire il richiamo del passatofuturibile facendo detonare Gqom Squbulo creando fantasmi di movimento tarantolato in uno spettro di colori algidi e radioso terrore, una punta di diamante inscalfibile e meccanizzato.

Causa, effetto, apocalisse che non fa che ripetersi e Simm ne è cantore definitivo.

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