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Body/Dilloway/Head – Body/Dilloway/Head

2021 - Three Lobed Recordings
sperimentale

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Tracklist

1. Body/Erase
2. Goin' Down
3. Secret Cuts


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Un album così, di rumori, suoni astratti e silenzi viene di solito vissuto come un’installazione artistica con un lascito di arricchimento, euforia, meditazione, ma nelle ore successive all’ esperienza, i dettagli andranno a perdersi. Questo mi aspettavo dopo il primo ascolto di Body/Dilloway/Head, nuovo capitolo del progetto di Kim Gordon assieme al Bill Nace che vede in questa terza prova la collaborazione di Aaron Dilloway, musicista sperimentale e figura di rilievo nella scena noise americana, e invece appena terminati 37 assurdi minuti di ascolto, quest’album così enigmatico, surreale, paranormale mi rimane in testa in modo nitido anche se non sembra esserci una linea guida.

L’esperienza di ascoltare questo debutto della formazione in forma di trio è paragonabile a quando guardi un film di Lars Von Trier e pensi di non averci capito niente, poi non ci pensi più e vai a letto ma prima di addormentarti ti arriva l’illuminazione. E questo accade quando nulla è lasciato al caso.

Come nel precedente lavoro “The Switch” ci troviamo in un luogo imprecisato, un luogo remoto composto di elio ed idrogeno nel quale gli eventi esulano dalla nostra volontà e il buio è scosso da rari rumori disgiunti che ci accompagnano nel tentativo di vedere ogni cosa esistente in un solo istante. Body/Dilloway/Head è la colonna sonora dell’ineluttabilità che parte con Body/Erase dove la forza ignota ingloba e sottopone ad un viaggio perturbante volto a svelare quello che Blanchot descriveva quando parlava di occhi spalancati sull’Universo, dietro al velo, dietro ai vetri negli occhi della “Follia del Giorno”. Scorgere cosa si trova dietro al velo arriva con il secondo capitolo Goin’ Down ed è un invito a guardare quei graffi esoterici che nascondono l’origine di ogni cosa svelati in Secret Cuts.

Body/Dilloway/Head si può definire in molti modi ma le spiegazioni saranno tutte approssimative poiché si tratta di un viaggio aurorale che va oltre il concetto e dunque oltre il significato. Quindi, per usare parole a noi conosciute, posso dire che siamo davanti ad una grande opera d’arte che tenta di spiegare l’inspiegabile.

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