Nell & The Flaming Lips – Where The Viaduct Looms

Cuore, sensibilità e tanta dedizione al proprio lavoro. I Flaming Lips amano la psichedelia, sperimentare e sono sempre stati pronti ad immergersi in nuove collaborazioni alcune anche molto particolari. 

Tutto è iniziato quando Nell Smith, un’adolescente di Leeds (Regno Unito) ora di base in Canada, si è recata ad un live della band a Oklahoma. Ad un certo punto dello show il frontman Wayne Coyne ha notato sotto il palco questa giovanissima fan vestita da pappagallo (è incredibile quello che accade ai concerti dei Flaming Lips) che cantava a squarciagola tutti i testi delle sue canzoni. Da quel fortunato episodio, avvenuto prima della pandemia, qualcosa di magico è iniziato e, nonostante il Covid-19, Coyne e Nell continuarono a tenersi in contatto. All’inizio Coyne aveva suggerito all’aspirante interprete di quattordici anni di registrare alcuni brani di Nick Cave – lei non aveva la minima idea di chi fosse – e inviargli via email alcune prove. 

Coyne, parlando della collaborazione, ha commentato: “È sempre bello incontrare giovani entusiasti e creativi”. D’altro canto la ragazza ha dichiarato: “Non riesco ancora a crederci. Wayne è stato molto incoraggiante.” Così è nato “Where The Viaduct Looms”, un album di cover di Nick Cave realizzato dai Flaming Lips insieme a Nell Smith. Il disco contiene nove tracce cantate e arrangiate da Nell Smith, accompagnata dalla produzione e dalla strumentazione dei Flaming Lips. Il progetto corale è stato registrato a distanza durante la pandemia e poi masterizzato da Dave Fridmann presso i Tarbox Road Studios. La pubblicazione in digitale è avvenuta il 26 novembre a cura dell’etichetta discografica Bella Union. La prima traccia che hanno inciso è stata la cover di Girl In Amber. A tal proposito le parole più sorprendenti le ha espresse proprio Nick Cave, autore del componimento, che ha riferito: “Ho sempre apprezzato i Flaming Lips, mi piacciono davvero molte delle loro cose. Questa versione di Girl In Amber è semplicemente adorabile”. 

È interessante quanto Nell riesca a cantare queste canzoni, bellissime già di per sé perché frutto del genio creativo di Nick Cave, con un distacco molto particolare. Le nove cover non sembrano perdere l’intensità originale, piuttosto sono investite da una luce diversa sprigionata dalla delicata vocalità della cantante. È The Ship Song il pezzo migliore, ma anche il brano Into My Arms brilla a modo suo. Buoni anche gli episodi di The Kindness Of Strangers e Red Right Han. Da quest’ultima traccia del cantante australiano deriva anche il titolo dell’album. Infatti il testo ad un certo punto recita così: “Take a little walk to the edge of town / And go across the tracks / Where the viaduct looms / Like a bird of doom”.