Ricardo Donoso – Progress Trap

Dieci anni dopo il trascendente debutto sincopato “Progress Chance”, Ricardo Donoso ritorna con una retrospettiva pulsante di determinazione ritmica e meraviglia a occhi aperti con “Progress Trap”, il suo nuovo album per Denovali. Come è consuetudine con Donoso, gli stati d’animo di queste miniature elettroniche variano da un pezzo all’altro; alcuni sono cupi, cupi e carichi di mistero, altri sono stellati, tinti di fantascienza e affamati di avventura.

“Progress Trap” gioca sugli opposti, perfettamente armonizzati ed incastrati tra loro. Armonia e caos, calcolo minuzioso e improvvisazione, caos e calma. L’elettronica di Donoso è densa, magmatica, rimanda ai Trentemøller, L-XIII, Massive Attack (quelli di Danny The Dog) e ai Radiohead di Amnesiac/Kid A.

They Saw It Coming è un paesaggio buio che scivola dagli occhi, dalle mani, dai sensi. Le atmosfere sono dense ma rarefatte. Quello che produce è un senso di inafferrabilità. Hostile Environments suona come un paesaggio urbano ostile. I synth disegnano qualche lampo di luce, ma non per questo rassicuranti ed accoglienti. 

In The Great Acceleration l’incedere sinuoso e quasi sensuale si fa claustrofobico sin da subito, ma come resistere ad un pezzo così? Ad una morbidezza tanto pericolosa quanto seducente? Le percussioni, dalle quali Donoso discende, sono ipnotiche, a tratti tribali. Master And Emissary raccoglie con stile il testimone lasciato dal brano precedente, formando un duo di pezzi ombrosi, magmatici, oscuri come solo certi stati d’animo sanno essere. La matrice techno di Donoso è tutta qui e non nascondo minimamente che è uno dei pezzi che preferisco dell’album.

Essential Asymmetry è un concentrato di poco più di un minuto fatto di disturbi, di industrial, di noise. Peccato davvero duri poco. Ma se forse si fosse spinto oltre, non ne saremmo usciti illesi. In Farward And Backward si assiste ad un mix cupo di industrial, di sound scapes acidi e di immaginari sci-fi e desertici. È un brano cinematografico, plastico, che plasma tutto ciò che incontra a suo piacimento. Droni, suoni celebrali che pulsano e modellano i pensieri e non solo. Ecco cosa è Two-Side Story Original, mentre Separated From The Living Things è l’armonia del contrasto nel quale un flow ricco e cupo è avvolto dalla luce del glockenspiel sintetico e da archi che danno un respiro, un attimo di chiarore sul volto.

Reconcilable Differences, con il suo denso e profondo ribollire nel quale si affaccia la componente umana in un timido spoken word, prepara il terreno alla chiusura di “Progress Trap” con Accelerating Into A Wall. Un brano ipnotico, una brevissima sinfonia di synth ambient, droni e glitch. Una chiusura perfetta.

Rispetto a “Progress Chance” è andata persa una certa vena ottimistica, ma è un album tecnico, maturo, ragionato. È da ascoltare di notte quando, almeno per qualche ora, la trappola infernale del progresso sembra dormire lasciando lo spazio per pensare alle occasioni perse durante la crescita.