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Dope Lemon – Pink Rose Cadillac

2022 - BMG
rock / psichedelia

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Tracklist

1. Rose Pink Cadillac
2. Kids Fallin In Love
3. Howl With Me
4. Stingray Pete
5. Sailors Delight
6. Everyday Is A Holiday (feat. Winston Surfshirt)
7. Lovesick Brain
8. High Rollin (feat. Louise Verneuil)
9. Gods Machete
10. Shadows In The Moonlight


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In Australia, “dura lex, sed lex”. Ne sa qualcosa Djokovic, la cui penosa (nel senso che fa solo pena) vicenda rivela il lato legalista degli australiani. Speriamo ora che la corte d’appello di Sidney non mi smentisca nelle mie convinzioni. Anche perché le uniche altre cose che so degli australiani le so da Dope Lemon, dalla sua musica e dai suoi video. L’Australia è un paese che gode, per lo più, di un clima favorevole, quel che facilita lo stile di vita che ci piace immaginare sia diffuso nel Paese e che il nostro celebra con la sua musica. Musica che si basa su groove rilassati, ritornelli che non vanno urlati, tappeti sonori che stanno tra la lounge music, gli anni ’80 più decadenti e effimeri possibili e J.J. Cale, del quale il nostro immagino abbia una statua in giardino. Musica che poi mi fa venire voglia di ascoltare quella della sua connazionale Tash Sultana: e ci sarà un motivo geografico se i due hanno un sound simile, malgrado le apparenti differenze.

“Pink Rose Cadillac” è il terzo album che Angus Stone pubblica sotto questo nome e constatiamo immediatamente e con soddisfazione che si mantiene rassicurantemente in scia con i precedenti. Every Day Is A Holiday è un manifesto programmatico, uno dei tanti che si trovano nei suoi dischi, che contiene dichiarazioni importanti, tipo: “Ogni giorno è una vacanza”, “Non sono fatto abbastanza”, “Non ci sono canzoni sufficientemente dolci”. Alla canzone partecipa un artista che si chiama Winston Surfshirt, che frequenta lo stesso barbiere e lo stesso ottico di John Lennon e che porta un po’ di hip hop nell’album. Si chiama Surfshirt: abbiamo detto tutto e non potrebbe meglio adattarsi nel mondo di Dope Lemon.

Anche l’immaginario visivo di Stone, copertine e video, è attraversato da ciò che più gli sta a cuore: sole, mare e ragazze in bikini. In “Pink Rose Cadillac” vi aggiunge una macchina, una Cadillac color “rosa rosa” del 1960. Una macchina vintage che effettivamente possiede e che, con una mossa che sta a metà esatta tra il puro genio marketing e la sua filosofia menefreghista, annuncia che donerà a un fortunato estratto a sorte tra quanti han pre-ordinato il suo nuovo album (only per residenti in Australia, naturalmente). La macchina appare nel video della canzone, assieme alle solite ragazze.

A dirla tutta c’è anche una seconda faccia del disco, il lato B nella versione in vinile picture-disc psichedelica e colorata. Una faccia che rappresenterebbe una “svolta oscura nel mondo notturno del limone”. E il comunicato stampa prosegue dicendoci che “Questo nuovo disco di Dope Lemon è stata una frontiera epica in cui imbarcarsi. La realizzazione di questa creazione ha richiesto mesi di lunghe notti instancabili… oltre a molte bottiglie di delizioso whisky e dolcetti.” 

In realtà, non c’è proprio nessuna fatica che appaia dalla produzione o che venga ingenerata dall’ascolto del disco. Anche l’annunciata “svolta oscura”, sembra più un cazzeggio leggero; una scusa per inserire qualche lick un pò bluesy e un paio di atmosfere tra il trip-hop (Shadows In The Moonlight) e i Depeche Mode (God’s Machete). Immergersi in questo album, al pari dei precedenti della sigla, è pura gioia anche per chi ascolta, cominciando dalla title-track: una di quelle canzoni che ti entrano dentro come un virus, ballabile e orecchiabile. Abbiamo detto virus, ma in questa musica non c’è traccia per le ansie che i virus veri portano oggi nelle nostre vite. Non c’è traccia di un discorso o di una preoccupazione alcuna per la dittatura sanitaria che ci schiaccia, malgrado che l’Australia sia stato il paese con i più lunghi “COVID Lockdown” al mondo. Con buona pace di Djokovic che, auspicabilmente, non saprà nulla di come sono le spiagge e le ragazze in bikini australiane nel 2022. Potrebbe consolarsi con “Pink Rose Cadillac”. Noi lo faremo di sicuro, che già l’Australia era lontana e peggio con la pandemia. 

A.D. 2022, IV dell’era COVID, qui Dope Lemon: niente di nuovo sotto il sole dell’Australia, “Kids (are still) Fallin in Love”. La verità non la vogliamo sapere.

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