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Anna von Hausswolff – Live At Montreux Jazz Festival

2022 - Southern Lord/Pomperipossa Records
neoclassical darkwave

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Tracklist

1. The Truth, The Glow, The Fall
2. Pomperipossa
3. The Mysterious Vanishing Of Electra
4. Ugly And Vengeful
5. Källans Återuppståndelse
6. Come Wander With Me / Deliverance


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Di Anna von Hausswolff c’era da domandarsi come fosse possibile che nella sua discografia mancasse un live. Bastavano i video su YouTube a farci ampiamente capire la caratura di quest’artista e della sua band in concerto. Ed eccolo qui finalmente: “Live at Montreux Jazz Festival” riempie il vuoto. 

Stupisce forse che Anna non abbia scelto di rilasciare piuttosto una delle sue tante performance in chiese, più o meno s/consacrate, con organi secolari e grandiosi e abbia invece optato per un più convenzionale live ad un festival, con tastiere elettroniche. È lei stessa allora a spiegare l’importanza che questo live, dell’estate 2018, ebbe per lei. Aveva inseguito da anni il Montreux Jazz festival, su suggerimento di un suo amico residente in Svizzera. Quando finalmente l’offerta le arrivò di parteciparvi come spalla di Nick Cave, l’amico era morto. “Ma, attraverso la magia della musica, arrivò il conforto. Lo spettacolo è stato un tumulto emotivo di estasi e dolore, condiviso con un pubblico e un’atmosfera incredibili. E, alla fine, ho potuto vedere la sua faccia lì, fluttuare sopra il pubblico, sorridere e salutarmi”.

Con tali forti premesse emotive, nasce quindi il concerto e il disco live che ci si sarebbe aspettato dalla Von Hausswolff. La potenza, la rabbia, l’urgenza interpretativa che lei e la band mettono sul palco hanno pochi paragoni: Anna dà tutto alla sua arte e al pubblico e, sul palco, malgrado la sua esile figura, si fa gigante. Tramite il suo organo e la sua voce assume una dimensione che riempie completamente lo spazio e travolge, a giudicare dalla reazione, il pubblico che forse non era nemmeno convenuto per vedere lei, né sapeva molto della sua musica. 

Il disco potrebbe essere il migliore della von Hausswolff. Sono pochi gli artisti che nei dischi live, suonano meglio che in studio. Lei è una di queste. “Live at Montreux Jazz Festival” è quindi un disco benvenuto e necessario che completa il quadro che già avevamo della svedese: si tratta di una forza artistica, nonché della natura, con cui è impossibile non fare i conti. Una musica inquietante che non può essere confinata alle registrazioni in studio ma che ha bisogno, per sua stessa natura, di questa dimensione live dove la svedese può mostrare al meglio la sua esuberanza vocale e strumentale, senza filtri.

Un mese fa si è parlato di lei per la sopraffazione subita da parte di un gruppo di integralisti cristiani che, in Francia, hanno impedito che si tenesse un suo concerto in chiesa, accusandola di “satanismo”. Gente che non ha nessuna vera idea di ciò che è veramente sacro e che è stata condannata dalle stesse gerarchie religiose locali. Il concerto è poi per fortuna avvenuto, in segreto, qualche giorno dopo. Certo, come ha raccontato la stessa Anna in una intervista, “mette sempre a disagio vedere una donna che urla come fosse fuori di testa”.

Su “Live at Montreux Jazz Festival”, von Hausswolff urla come non fa in nessun disco in studio. Il suo primo disco live diventa allora un documento ancor più necessario, non solo artisticamente.

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