1. Not Today (feat. The Final Clause of Tacitus)
2. Choose Sides (feat. Mr. Talkative)
3. Fuck What You Say (feat. Breez)
4. Your Pride (feat. Lio Mori)
5. Across the Universe (feat. Ipcus Pinecone of The Villebillies)
6. All That Matters (feat. Brandon the Wizard)
7. Leave Em All Behind (feat. Johnny Richter of King Klick and formerly of the Kottonmouth Kings, John E. Necro of OPM, and The Lost Soul)
8. Hurricane (feat. Sad Silence)
9. Nothing (feat. MUSICATRISK)
10. Stand Or Fall (feat. Hunter Friary)
11. Hate (Is the Weapon) (feat. Full Frontal Lobotomy)
12. Stop Time (feat. Lio Mori)
13. Time Is Up (feat. Nail)
14. Portal (feat. Brandon the Wizard)
15. Enemies (feat. Electric Poets)
16. Crazy I Like (feat. Chubby Unicorn)
17. Just Like You (feat. Attack Mods)
18. One Nite (feat. Lio Mori)
19. Draw The Line (feat. Lio Mori)
20. Red Herring (feat. Lucid)
21. PMA All Day (feat. Shifty of Crazytown, DJ 6Blocc, Angelo Moore of Fishbone, HR of Bad Brains)r
Sulla sabbia di Huntington Beach non ci si annoia mai. Ed è proprio in quel locus amoenus che gli (hed) P.E. potrebbero realizzare un concertone equo e solidale, una specie di evento da presa a bene di cui noi tutti abbiamo estremo bisogno. Spiaggia, sole, profumo di mare, un’abbronzatura che brilla appena e irradiazioni di G. Punk nell’aria.
“Califas Worldwide” (letteralmente califfi in tutto il mondo) è il tredicesimo album della band californiana, prodotto dalla label Suburban Noize. A due anni di distanza da “Class Of 2020“, ci ritroviamo di nuovo al cospetto del Manierismo Nu, perpretrato attraverso 20 anni di attivismo sonoro. Gli hed del Pianeta Terra appaiano più freschi che mai, redividi e notevolmente schizoidi. Ventuno le track che compongono l’album, costellato di feat classici e sperimentali.
Nelle vertiginose modulazionidi Not Today c’è una solenne celebrazione del Nu Metal ricucito su esercitazioni di funk e industrial. La track sembra volerci ricondurre agli albori della band, quando la formazione originaria fu ideata dal rapper MCUD. Across The Universe con sfumature di RnB. Incentrata sull’ espansione dell’egotismo (che può lanciarci con le idee galvanizzanti fino alla galassia). Si immerge in una pool di reggae e funk. Hurricane, quel tocco gloomy che non stona mai. Travolto da un turbinio di screaming e death voice. PMA All Day, un arrivederci corale in cui l’acustica è sollevata dal drum and bass. Non manca nemmeno il motto di tono wave everything is gonna be okay, nel ritornello.
Nonostante avessero posticipato l’uscita di “Califas Worldwide” (prevista lo scorso dicembre), gli (hed) P.E. si erano già messi in testa da un pezzo di rilasciare una sorta di esegesi della loro personale sfaccettura di Nu Metal. Il capitolo ultimo del G.Punk sembra davvero servito. Dopo aver imboccato tutti i vicoletti delle declinazioni in questione (dal trash allo ska fino all‘hard rock), i califfi del Nu professano ancora di liberalismo sociale, temi ambientali, nazionalisti e di giustizia, salutando il grande pubblico con un’opera copiosa e fresca.
Nella coloratissima cover una fiammante automobile da trip coast to coast, si affianca ad un muro graffitato su uno sfondo da sunset. Stereotipi a iosa, in un‘icona che simboleggia l’ideale collettivo attraverso cui la band vorrebbe essere pensata nei prossimi anni. Quando gli (hed) P.E. non abiteranno più il pianeta terra.