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Première

“Spiralis Aurea”, il nuovo album di Stefano Pilia in uscita a marzo: in anteprima lo streaming del primo estratto “Crux”

Foto: Matilde Piazzi

Avventurandosi in regni inesplorati di elaborazione creativa, il chitarrista e compositore elettroacustico Stefano Pilia, nato a Genova e residente a Bologna, torna su Die Schachtel con “Spiralis Aurea” – un doppio LP di materiale che intreccia geometria sacra, esperienza collettiva e connessioni elusive tra natura e genere umano.

Voce singolare e riconoscibilissima all’interno del panorama sperimentale italiano, anche in virtù delle sue numerose collaborazioni con artisti del calibro di Oren Ambarchi, Valerio Tricoli, Alessandra Novaga, Z’EV, Andrea Belfi, David Grubbs, Stefano Pilia indaga le proprietà scultoree del suono e illumina la sua relazione con lo spazio, la memoria e la sospensione del tempo.

Spiralis Aurea“, la sua terza impresa solista con Die Schachtel, in uscita il prossimo 15 marzo, vede il compositore avventurarsi in acque nuove, esplorando nozioni di spiritualità attraverso un corpo di dodici composizioni, registrate in varie combinazioni con un ‘all-star cast’ di strumentisti: Alessandra Novaga, iosonouncane, Silvia Tarozzi, Mattia Cipolli, Ensemble Concordanze, Elisa Bognetti, Enrico Gabrielli, Valeria Sturba, Giuseppe Franchellucci, Adrian Utley e Cecilia Stacchiotti.

Le radici di “Spiralis Aurea” affondano nel lungo e personale impegno di Pilia con la spiritualità e in un’epifania avuta durante una visita al cimitero del Passo della Futa – il luogo di riposo dei soldati tedeschi uccisi in Italia durante la seconda guerra mondiale. Profondamente commosso, ha riflettuto sui profondi significati che risiedono nella geometria del luogo: “un luogo ‘attraversato’ da pensieri sul paesaggio, la storia, i simboli, i rituali. Un’opera (…) che offre una riflessione sulla vita e sulla morte. Una preghiera per i vivi e per i morti“.

Facendo un passo indietro rispetto all’immediatezza intuitiva che ha guidato il suo lavoro per decenni, e ispirato dai concetti di “geometria divina”, Stefano Pilia si è proposto di tradurre una serie di relazioni numeriche e figure geometriche in forme musicali “sacre”, cercando di cogliere gli archetipi duraturi che sono alla base dell’esperienza collettiva, credendo che l’arte abbia il potenziale per operare come un balsamo per l’isolamento propulso dal mondo moderno.

Traendo il suo titolo dalla Spirale Aurea – conosciuta anche come rapporto aureo, sezione aurea, media aurea, o proporzione divina – una formula matematica e una forma geometrica che ha mantenuto un significato sia mistico che creativo per millenni, ognuno dei 12 lavori che compongono “Spiralis Aurea” è iniziato con una figura o un processo geometrico e simbolico.

Spiralis Aurea” si presenta come una serie di meditazioni sonore-forme spaziose che incoraggiano un ascolto attivo. Richiamando echi di musiche antiche dai toni ottimisti e lungimiranti, attraverso vari arrangiamenti di strumentazione – doppio quartetto di violoncelli e basso, quartetto di corni e organo basso, quartetto d’archi, quartetto d’archi e organo, quartetto di violoncelli, organo solo, violoncello solo e sintetizzatore, quartetto di chitarre elettriche, quartetto di chitarre e sintetizzatore, pianoforte e violino – Pilia scolpisce una sorprendente intersezione tra processo acustico ed elettroacustico, drone e musica da camera, imbrigliando il letterale e l’astratto alla ricerca di un ordine e di un significato superiore in un mondo caotico e incerto.

Foto: Matilde Piazzi

Il disco viene pubblicato come doppio LP in vinile in un’edizione deluxe limitata a 250 copie, racchiusa in una bellissima custodia con un artwork originale di Bruno Stucchi/Dinamomilano, un disegno a spirale a guazzo nero liberamente ispirato alla planimetria del Cimitero della Futa, minuziosamente stampato in tipografia con una macchina tedesca del 1915 in un laboratorio storico di Torino (non lontano dalla Chiesa Valdese dove Stefano ha registrato le parti d’organo) con una lamina d’oro dipinta e applicata a mano che brilla su una carta materica color ruggine di ispirazione francescana. A questo indirizzo è già disponibile il pre-order.

Di seguito vi presentiamo in anteprima assoluta lo streaming di un primo estratto da “Spiralis Aurea“, ovvero il brano Crux. Buon ascolto!

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