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Première

Gli Artico omaggiano i Nirvana con la cover di “Territorial Pissings”, primo estratto dal nuovo Ep “Non Siamo Gli Unici”

Artico nasce dall’idea di Yandro Estrada e Ignacio Nasticò, entrambi ex Camera 237. La visione dei due è di creare un suono diretto, senza fronzoli e con il coinvolgimento di Francesco Clarizio (ex A Minute to Insanity) e Ettore Giardini (Ex Eterea) la band si incanala su territori vicini ad un post hardcore di matrice emotional che attinge dal noise e dal post punk americano dei 90’s, con testi in italiano che si collocano in modo naturale nella tradizione della scuola hardcore italiana.

A seguito dell’album di debutto “Uscirne Illesi“, uscito a novembre 2020 su Overdrive Records e Non Ti Seguo Records, la band è pronta a tornare con l’Ep “Non Siamo Gli Unici“, in uscita il prossimo 25 marzo. Il, disco, registrato presso l’Officina 33 Giri di Cosenza e mixato e masterizzato da Riccardo Pasini (Studio 73, Ravenna), nasce dall’idea un nuovo lato degli Artico, più istintivo, grezzo e meno ragionato.

In questo contesto si inserisce il primo brano estratto in anteprima, ovvero la cover di Territorial Pissings dei Nirvana:

È stata una scelta di cuore e di pancia. Abbiamo cercato di mantenere il feeling “riot” del brano contaminandolo con quello che è la nostra urgenza sonora, badando all’impatto del brano più di ogni altra cosa, come tradizione nirvaniana insegna.

Il brano è accompagnato da un video che vi presentiamo di seguito in anteprima assoluta. La clip è diretta da Marco Fusaro, che ha voluto presentare così il suo lavoro e quello degli Artico:

Territorial pissings cover dei Nirvana rifatta dagli Artico è un brano molto potente, un forte urlo alla vita da parte di tutti gli sconfitti in cerca di pace. Quindi fin da subito è partita la ricerca di questo urlo. La fotografia sporca e rumorosa, la scenografia polverosa e spartana cercano di restituire quel caos. La direzione che rimanda agli anni 90, come il formato, i colori e le riprese vogliono colpire proprio quel senso di nostalgia. L’ombra della protagonista in preda alla paranoia cerca di fuggire dalla realtà chiudendosi in questo luogo grottesco, ogni volta facendo azioni ordinarie come tentativo di evasione e di sfogo. E le poche scene fuori a questo luogo grottesco mettono davanti allo spettatore la realtà, allo sguardo della protagonista che racconta cosa la ha portata ad arrivare fino a lì, senza mai parlare.

Buona visione e buon ascolto!

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