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A.A.V.V. – Sinestesia

2022 - Zen Hex
ambient / noise / industrial / wave

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Tracklist

1. RM – Solar Carve
2. Hexn & Vera Spektor – Vahoa Steel
3. Claudio Rocchetti – Scarafaggi morti
4. Everest Magma – Axolotl
5. Passed – Vision
6. Rotadefero – Bagnoturco
7. Black Lagoon – Oscura kalimba
8. Cassandra – Htabbas
9. L?vo – W?terfall
10. Mai Mai Mai – D’oro e d’argento
11. Ktonia – Almud
12. Mmrk – Aperitivo sui Navigli con Marco Corbelli


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“Sinestesia” è una compilation noise in uscita questi giorni per l’etichetta aretina Zen Hex, curata da Iacopo, una persona che da quando ha iniziato a seguire la scena underground si è sempre data da fare con produzioni, bands e organizzazione di concerti. Esce in formato 7” e dura poco più di ottanta minuti, racchiudendo in sé storytelling, esperienze multisensoriali, cultura elettronica e sonorità ambient. Dodici esperienze musicali italiane, che si ritrovano, grazie a “Sinestesia”, a fornire il loro contributo di violenza sonora. Per farci rendere conto che la vita sia sempre più amara, per indurci a difendere ciò in cui crediamo senza compromessi, per alzare il nostro livello di guardia contro la banalità sonora nella quale siamo quotidianamente immersi. 

I termini comunicativi sono chiaramente diversi da brano a brano, dato che parliamo di musica prodotta da artisti diversi. Abbiamo le tenebre di Black Lagoon che suonava negli Afraid!, gli sferragliamenti di Rotadefero (già artista della scuderia Zen Hex), i rimandi all’occultismo di Claudio Rocchetti e la velata malinconia di Mmrk, artista bergamasco che tributa il suo pezzo a Marco Corbelli aka Atrax Morgue, artista emiliano tra i precursori dell’industrial di inizi 2000 in tutta Europa, morto suicida a trentasette anni.

Non è un disco facile, comunque, questa raccolta. Ma non è nemmeno qualcosa da lasciare come sottofondo alle proprie speculazioni giornaliere. È piuttosto una fotografia delle modernità che, come riporta anche il suo nome, ci consegna due esperienze sensoriali cognitivamente differenti. 

Sono sceso al piano di per caricare la lavatrice lasciando andare avanti, sul tavolo della cucina, “Sinestesia”. Il suono, spettrale, arrivava sino a lì, passando tra le assi e le impalcature dei lavori che i muratori stanno terminando in casa mia. Appena azionato l’elettrodomestico sono corso via, impaurito, come se avessi dieci anni e come se non fosse, quello, un ambiente al quale ero abituato. Fuori era già buio. Tra sacchi di calce, assi e lampadine messe lì a casaccio, però, la composizione musicale che filtrava in quella ferraglia conferiva alla mia azione, però, qualcosa di sensato.

Htabbas, infine, è l’ultima cosa registrata da Claudia Acciarino tramite il suo progetto personale Cassandra.

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