1. Fun’s Over
2. Super Saturated
3. Plucked
4. Million Miles Of Fun
5. Detective Lieutenant
6. Tiresome
7. World Impact
8. Premium Offer
9. Piss & Quiet
10. Athlete On Bench
Albany. Ambientazione de “L’Ultimo dei Mohicani”. Contesa tra francesi e inglesi. I Drug Church vengono da lì. Un tempo c’erano le foreste e c’erano i laghi, ora ci sono loro. E solo loro. I paesaggi nei quali sono cresciuti sono sempre presenti, nelle loro canzoni da rednecks incalliti. Ammantati di orgoglio, di guanti da lavoro sudici e di birre in lattina.
Il quarto album che pubblicano esce in questi giorni e si intitola “Hygiene”. È il secondo della loro carriera ad uscire per Pure Noise Records, dopo che i cinque avevano scelto la No Sleep per pubblicare i primi due. Per Pure Noise era uscito anche il precedente “Cheer”, un vero capolavoro di post grunge moderno. E a dire il vero, dopo quel disco non me ne aspettavo un altro così devastante sotto gli aspetti dell’impatto e dell’attitudine.
“Hygiene”, infatti, non finisce più. Non ti lascia respiro, non dà scampo. È un album musicale perfetto in ogni suo particolare e in ogni suo testo, denso di ricordi e riflessioni ma anche di esaltazione e rivolta. Inizia con Fun’s Over, ticchettio e mosh. Prosegue poi con le vette più marcatamente grunge del singolo di lancio Detective lieutenant (il mood del brano ricorda anche, a tratti, i Ceremony di “Zoo”) e della lunghissima Tiresome, cantata in ogni suo attimo con cattiveria ed esultanza. Million Miles Of Fun, poi, ricalca la tendenza tutta Hell Is For Heroes di ritornare sugli arpeggi e fondare la potenza di una canzone sul ritornello. Forse è proprio questa la sostanziale differenza rispetto a “Cheer”. Meno punk e più pop, meno Hot Water Music e più Soundgarden. Ecco allora arrivare, a sostegno di questa convinzione, World Impact e la finale Athlete On Bench, quasi “carine” nelle loro atmosfere amare e compassate.
“Hygiene” è un disco incredibile, quindi. Che conferisce speranza in ciò che facciamo ogni giorno, facendoci sentire importanti solo perché lo stiamo ascoltando.