ROS – Allegria Maldistribuita

Al debutto su disco con dieci pezzi dopo un ottimo tour live e con la più classica delle formazioni chitarra/voce, basso e batteria, i ROS scelgono un genere ben preciso e se ne impossessano in tutte le sue sfumature.

Partono subito per direttissima con il vigore punk che impareremo presto li contraddistingue e che in tutta sincerità non abbandonano mai, dandogli una nuova linfa durante la loro esplorazione del genere, che passa da spunti rock a passaggi californiani, con un brano che sembra naturalmente sudare la carica dei Prozac+ in Hardcuore e terminando senza lasciare alcun dubbio in Vaffanculo.

Un’esplorazione di un genere al momento forse ridotto in sordina in Italia, dopo la diffusione sicuramente piú capillare che ha avuto in passato, fatta con una capacitá e voglia di suonare che non é sempre semplice riscontrare nel settore.

Un nuovo approccio al punk che se ne smorza gli eccessi riscontrabili in altri progetti, e lo rende sicuramente piú fruibile e garantisce un approccio piú affabile, non ne intacca peró alcuni pilastri fondamentali: sono incazzati al punto giusto, rancorosi verso una societá alla quale devono nel bene o nel male adattarsi, ma caricano il tutto di un disagio “moderno” e sicuramente piú tipico di generazioni attuali che passate.

Suonano molto meglio di molti altri colleghi del settore senza perdere la grinta necessaria al genere, la voce é piacevolmente piú pulita di quanto ci saremmo aspettati e riesce a trasmettere emozioni in modo immediato, senza risparmiarsi nulla nei testi, parolacce comprese.

Sicuramente un debutto che ci ricorda dal primo ascolto che saranno da tenere d’occhio, con la voglia assoluta di godere della loro energia dal vivo quanto prima possibile.