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Stereophonics – Oochya!

2022 - Stylus / Ignition
alternative rock

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Tracklist

1. Hanging On Your Higles
2. Forever
3. When You See It
4. Do Ya Feel My Love?
5. Right Place Right Time
6. Close Enough To Drive Home
7. Leave The Light On
8. Running Round My Brain
9. Every Dog Has Its Day
10. You’re My Soul
11. All I Have Is You
12. Made A Mess Of Me
13. Seen That I Look Before
14. Don’t Know What Ya Got
15. Jack In A Box


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Prima dei risvegli e della carica primaverile non dimenticate di passare all’ascolto di “Oochya!”, il nuovo disco della formazione gallese capitanata da Kelly Jones, gli Stereophonics.

Con il singolo di lancio Hanging On Your Higles, pubblicato il 6 settembre del 2021, il gruppo aveva anticipato il proprio ritorno dal 2019 dopo il precedente capitolo discografico “Kind”. Nato inizialmente da un progetto celebrativo per i venticinque anni della band, il nuovo progetto discografico avrebbe dovuto prendere le sembianze di una raccolta, dando uno sguardo al passato di successi del quartetto; niente di più contrario a quello che è stato pubblicato il 4 marzo. La voglia di creare e di guardare avanti si è unita al bisogno di immergersi in punti di riferimento musicali che rimangono cari nel tempo, come a tornare una band delle origini in cerca del proprio sound.

Letteralmente denso e ispirato, (quindici brani nello stesso album non si trovano facilmente nel 2022), “Oochya!” non mancherà di stupire il seguito più tradizionalista della band con sonorità più “esterne”, seppur spalmate in piccole dosi, ma anche di garantire il sound più riconoscibile della band.
Qualche sguardo al curriculum artistico: la band, originaria del villaggio di Cwmaman nel Galles, e formata da Kelly Jones alla chitarra e alla voce, Richard Jones al basso, Adam Zindani alla chitarra ritmica, Jamie Morrison alla batteria possiede all’attivo ben dodici album di inediti, numerosi ep, live album e singoli di successo come Dakota, Have A Nice Day, Maybe Tomorrow.

Con quest’ultima fatica discografica la “welsh” rock band punta a voler soddisfare contemporaneamente tre possibili target di ascoltatori: i fan più legati al loro sound più “tradizionale”, nuovi ammiratori delle uscite recenti e i cosiddetti “visitatori” usciti dalla propria zona di confort musicale.
Hanging On Your Higles, uno scattante pezzo rock dal sound di fine anni ’60, sembra strizzare l’occhio ad un tipo di ascoltatore nuovo, non propenso ad ascoltare un pezzo degli Stereophonics, rimanendo tra l’altro uno dei brani più interessanti del disco, con riff ed effetti vocali da perfetta garage band. Così come Running Round My Brain dove il mixaggio generale, perfettamente bilanciato nel ricreare il suono puro e semplice di una rock band, è musicalmente molto più vicino a realtà come The Darkness o AC/DC.

Per gli amanti del suono più “evergreen” dei nostri beniamini, quello più dolce, energico e britpop, brani come Forever, When You See It, Right Place Right Time, Close Enough To Drive Home colpiranno decisamente le giuste corde emotive. Orecchiabile ma non convincente rimane Do Ya Feel My Love?, uno dei singoli rilasciati , linee melodiche e groove già sentiti da una parte e un’influenza forse troppo invadente dei Noel Gallagher’s High Flying Birds? Molto trascinante la ballad più pop del disco, Leave The Light On o l’orecchiabile pop rock di You’re My Soul giocato tutto su riff di chitarra e sezione ritmica. In Every Dog Has Its Day ritroviamo delle influenze esterne al gruppo, in questo caso molto vicine ad un Elton John dei primi anni ’70, oppure le atmosfere U2 più da ballad in All I Have Is You. Seen That Look Before, Don’t Know What Ya Got e Jack In A Box conferiscono alla band un’anima country-rock e blues molto interessante, un’ultima sezione sonora del disco molto “americana”.

Un ottimo risultato per il gruppo; “Oochya!” non sarà forse il loro maggior successo ma è nella sua duplice anima di riconferma e di sviluppo della propria musica che il quartetto ci ha voluto portare in un equilibrio sottile ma, in questo caso, possibile.

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