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Première

L’eterno conflitto tra uomo e natura in “Fake Bloom”, nuovo singolo dei Reel Tape

Foto: Lorenzo Buzzigoli

Uscito lo scorso 25 febbraio su Blackcandy Produzioni, “Fences” è il nuovo album dei Reel Tape, progetto fiorentino nato nel 2017 dall’idea di Lorenzo Franci, Lorenzo Cecchi e Lorenzo Nofroni ai quali si sono aggiunti in seguito Lorenzo Guenzi e Alessandro Lattughini.

“Fences” è un album dedicato interamente alle barriere e ai confini, non solo fisici e politici, ma anche sociali e mentali. Come da una sorta di alfabeto caotico e sconclusionato, i Reel Tape estraggono campioni video e audio per creare un’istantanea (s)oggettiva degli eventi che sconvolgono la nostra quotidianità. L’eco delle sensazioni, inquietudini ed esperienze personali, viene impresso ed assorbito nella trama emotiva delle musiche e dei testi.

“Fences” è il risultato di un lungo lavoro di scrittura e di elaborazione, ed essere arrivati a pubblicarlo, tra tante difficoltà, ha per noi un significato davvero importante. Le sessioni di registrazione sono terminate pochi giorni prima dell’inizio del lockdown del 2020, costringendoci a mixare e masterizzare l’album interamente a distanza, in remoto… Poi c’è stata l’uscita dal gruppo del fondatore Lorenzo Franci con tutte le difficoltà del caso. Crediamo che il tema delle barriere, che è al centro dell’album, declinato in 12 diverse forme, sia un’ottica imprescindibile per interpretare la realtà che ci circonda.

Di seguito vi presentiamo in anteprima il video del primo singolo estratto dal disco, Fake Bloom, un brano che riflette sull’eterno rapporto/conflitto tra l’uomo e la natura:

Abbiamo deciso di presentare come primo singolo “Fake Bloom” anche per mettere al centro dell’attenzione la questione forse più urgente e incombente, quella della crisi climatica e della profonda frattura tra uomo e ambiente. Ed è la voce di Murray Bookchin, fondatore dell’ecologia sociale, a entrare nel brano per ricordarci l’assurdo tentativo dell’uomo di dominare la natura, che inevitabilmente si scontra con la limitatezza delle risorse del pianeta. Nel testo risuona l’eco della frustrazione e dell’angoscia per un equilibrio che appare ormai destinato a spezzarsi.

Lo trovate di seguito, buona visione e buon ascolto!

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