Sum Of R – Lahbryce

Con “Lahbryce” dei Sum Of R siamo davanti ad un capolavoro del genere sludge.

Seguendo il percorso artistico del fondatore del progetto Sum Of R, il polistrumentista svizzero Reto Mäder, non stupisce notare quanto il suo ultimo lavoro sia la naturale evoluzione dell’artista verso sonorità tipiche dello sludge metal. Mäder ci stava girando intorno da tempo con i suoi innumerevoli progetti e collaborazioni, Ural Umbo e Ohne, per citarne giusto un paio, ma c’è voluto l’incontro con due mostri sacri del genere come il cantante Marko Neuman (Dark Buddha Rising) e il batterista Jukka Rämänen (Hexvessels e Dark Buddha Rising) , insieme alla frustrazione scaturita dal lockdown, ad indicargli finalmente la giusta via.

Il risultato è questo lavoro che ci porta in un ipnotico viaggio attraverso i nostri mood più oscuri. L’inizio di “Lahbryce” è devastante; quando parte Sink As I siamo gia destinati a non uscirne più, complice il sapiente ritmo lento e possente della batteria di Rämänen che sembra incedere indisturbato tra growl, urla e distorsioni. Segue Crown Of Diseased, che mantiene il mood iniziale e che serve a traghettarci verso il primo momento indimenticabile di “Lahbryce“, Borderline, sei minuti di godimento puro.

Da qui in poi è un susseguirsi di emozioni, di introspezione, di visioni oniriche e demoniache che si chiudono con Lust, ultimi nove minuti indimenticabili prima di uscirne, forse…