Dog Fashion Disco – Cult Classic

C’era una volta uno scienziato pazzoide. Durante uno dei suoi brutali esperimenti, mescolò insieme un’orchestra sinfonica, i Blues Brothers e dei Clown metallari allucinati. Ne uscì fuori un’entità sperimentale chiamata Dog Fashion Disco, che si permetteva di amalgamare stili e suoni diversi non appartenenti a questa nostra linea temporale.

Il nuovo album, “Cult Classic“, uscito il 12 Marzo, segue proprio questa filosofia di viaggi nel tempo ed esplorazioni spaziali. Infatti, questa Band del Maryland è capace di trasportarci in un istante in una puntata di X-Files con il brano Black Omens, e subito dopo in un saloon del Far West nel Diciannovesimo secolo con Grand Experiment.

Quindi, l’album è caratterizzato da atmosfere esotiche futuristiche e nello stesso momento richiama a locations cinematografiche sepolte nella nostra memoria. Non dimentichiamoci però dei ritornelli orecchiabili Alternative Rock/Pop nella traccia This Sow Is Mine che possono un pò ricordare i Biffy Clyro, o il sound più incravattato di Destroyer Of Hearts e le armonizzazioni Sinfonic/Prog alla Dream Theater in Spirit Cooker. A decorare il tutto sono poi le particolari linee vocali del cantante Todd Smith, che rimandano a Mike Patton (per quelle melodiche) e a Randy Blythe dei Lamb Of God (per quelle più aggressive).

Se vogliamo dunque aver un incontro con “Cult Classic“, è fondamentale munirsi di macchina del tempo (e perché no, anche di un cappello da Cow Boy) per non rimanere impigliati nella tela del ragno posta attentamente per gli ascoltatori più ingenui.

C’è da dire infine che il nuovo lavoro non aggiunge niente di nuovo a ciò che è stato fatto in passato; anche dal titolo si intuisce, come se fosse un Best Of, che tutta la loro discografia è un continuo percorso di ricerca esoterica del diverso, del mostruoso e di ciò che non può essere spiegato razionalmente. Beh, cosa fate ancora qua? Vi aspetta un lungo viaggio.