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Nyos – Celebration

2022 - Pelagic Records
noise rock / post metal

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Tracklist

1. First Take
2. Light
3. Something Good
4. Tucano
5. Cloudberry
6. Gold Vulcan
7. Rosario
8. Surface


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Nelle verdeggiante e nivea Finlandia una fanciulla di nome Ilmatar prova ad arginare la solitudine: 

De’ suoi giorni sentì noia, sazietà della sua vita,di star sempre sola solae di viver verginellanei recinti ampi dell’arianella volta solitaria.E dal ciel discese in basso,si calò fin sopra l’onde,
sopra il mar dal chiaro dorso,sull’aperta superficie…

lIlmatar (la figlia del vento) ha così scelto la libertà, prima ancora di discendere sulla Terra, prima di tuffarsi tra le profonde onde. Nella narrazione di un sincretico cambiamento esistenziale, il personaggio mitico della leggenda Finlandese Kalevala, affida le radici di una terra cosmogonica al salvifico istinto primordiale. 

I Nyos affidano, invece, all‘istinto umanizzato della celebrazione il percorso del loro nuovo album, composto da otto brani ibridi, tra il noise e il post metal. Multiformi ma al contempo puriste, le tracce di “Celebration”, prodotto dalla Pelagic Records, sono il simbolo di un concettualismo sonoro del tutto naturale.

Il duo Nyos è una band loop-driven formatasi in Finlandia nel 2014. Il loro noise si è plasmato in maniera molto semplice quando il chitarrista Tom Brooke (di origini inglesi) ha incontrato il batterista Tuomas Kainulainen. Nell’inverno di quell‘anno i due incisero il loro primo album “Vltava“, una one track piece che riuscirono a suonare sul palco fino alla primavera successiva in almeno venti altri paesi. Un progetto discografico autoprodotto che diede loro la spinta per la realizzazione, tra il 2016 e il 2019, di altri quattro album, facendo strada ad un percorso discografico incisivo, emulatore della Natura e, soprattutto, benedetto dalla collaborazione con l‘ingegnere del suono scandinavo Mandy Parnell (Björk, Aphex Twin, Sigur Rós).

First Take, un primo passo verso la variazione. La rinascita si adagia su un fibroso manto di chitarre graffianti. Ilmatar ha deciso di farsi materia, di scontrarsi con la realtà che di lì a poco non le sarà più sconosciuta. Light trippy e melodica. Un brano visualizzato, polifonico, specchio di un’entità aggrappata sia al mondo ultraterreno che a quello tangibile. L’eterea Ilmatar si dimena tra le onde, chiude gli occhi per un secondo, rammaricandosi per non aver abbandonato prima l’archetipo dell’aria. Le onde in cui sta per immergersi sono blu e profondissime, la spaventano. Ma l’istinto di materializzazione e la voglia di disintegrare la solitudine sono in lei più forti. E così trattiene il respiro, finalmente pronta a discendere totalmente nella realtà delle cose. Sulla psichedelica Rosario riecheggia un giro di batteria allitterato, ripetuto, che sembrerebbe avere una pavida intenzione disturbante. Ed è invece un suono dal sottosuolo che accompagna un fagotto di membra rotolanti verso il fondo delle terre emerse.  

Sul profilo Instagram dei Nyos leggevamo circa un anno fa: “Siamo assolutamente entusiasti di annunciare che abbiamo firmato con la Pelagic Records e pubblicheremo un nuovo album con loro all’inizio del 2022. Fantastico è avere delle buone notizie da condividere dopo un periodo così gloomy!” Un messaggio quasi teen incorniciato in uno scatto di Tom e Tuomas che, come due ilari adolescenti, fanno capolino da un muretto. I loro sorrisi ingenui assorbono frontalmente tutta la genuinità di un percorso discografico che inizia finalmente a somigliare ad un capitolo compiuto. La genesi sonora dei Nyos incarna così anche quella di Ilmatar, la figlia dell’aria, che un giorno aveva deciso di scendere sulla Terra per diventare un’essenza tangibile. 

Il populismo insito al noise è solo una componente marginale all’interno dell’ideologia musicale di “Celebration”. I due ragazzi scandinavi non hanno mai messo da parte la riconoscenza per quel pubblico di nicchia che (ai tempi degli esordi) li avrebbe seguiti ovunque. Memori di una formazione iniziale così partecipativa, oggi si prefiggono lo scopo di portare sulla scena internazionale un sound rumorista innovativo ma che ha già il retrogusto di una equa tradizione noise.  

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