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Deathspell Omega – The Long Defeat

2022 - Norma Evangelium Diaboli
avantgarde / progressive black metal

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Tracklist

1. Enantiodromia
2. Eadem, sed aliter
3. The Long Defeat
4. Sie sind gerichtet!
5. Our Life Is Your Death


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Credevamo di esserci abituati ai soliti anni di totale silenzio rotti dalla pubblicazione, rigorosamente senza nessun preavviso, del nuovo disco da parte dal misterioso combo francese, ma ogni volta è sempre la stessa storia. L’hype istantaneo non viene mai deluso e puntualmente ci si ritrova a perdere capelli e sanità mentale nel cercare di comprendere quello che si ha davanti.

La sanità mentale è il destino dei più ottusi, perché la lucidità distrugge l’equilibrio di una persona

Georges Bataille

I Deathspell Omega, giocano in un’altra lega rispetto alla maggior parte dei gruppi e lo fanno da almeno una ventina d’anni, da quel “Si Monvmentvm Reqvires, Circvmspice” che rappresentò l’inizio della seconda era del gruppo, terminata col precedente The Furnaces Of Palingenesia.

The Long Defeat“, viene presentato come “la prima emanazione della terza era” e vede i francesi alle prese con un qualcosa che è idealmente il trait d’union tra l’approccio più progressivo ed angolare e quello atmosferico e maggiormente black metal. Tornano infatti ad allungarsi le durate dei brani (siamo su una media di nove minuti), ma a differenza del recente passato dove il senso di urgenza e caos apparente la faceva da padrone, i Deathspell Omega giocano questa volta su registri meno estremi, progressivi (inteso proprio come prog-rock) e ragionati.

Prendete l’opener Enantiodromia, praticamente una overture di dodici minuti che muta continuamente, tra stacchi progressive e riff dissonanti in continua mutazione, con un basso mostruoso, per arrangiamento e coraggio. Per capire che si viaggi su binari leggermente diversi dal passato, basti pensare a quanto misurato sia l´uso dei blast-beat, ben presenti ma accuratamente dosati (il primo arriva dopo quasi un quarto d’ora) 

Registrato rigorosamente in presa diretta, tutto “The Long Defeat” suona come un mix midiciale tra i tecnicismi di “Paracletus” e le atmosfere di “Si Monvmentvm Reqvires, Circvmspice”, il tutto filtrato attraverso un mood ancora più apocalittico e tragico, caratteristica questa che esplode in Eadem, sed aliter e nella labirintica title-track, due tra i momenti più intensi. Sie Sind Gerichet! porta l’ascoltatore a sentirsi pericolosamente sospeso in un inferno dantesco a metà tra una luce accecante e l’orlo di un baratro nerissimo.

In particolare, il lavoro delle chitarre trascende ogni stilema classico, allontanandosi pericolosamente da qualsiasi standard metal in favore della costruzione di impalcature armoniche spesso dissonanti ma di una bellezza melodica unica. La traccia di chiusura Our Life is Your Death riassume perfettamente questo approccio e funge da commiato per quello che è un altro lavoro perfetto per il gruppo di Poitiers. 

The Long Defeat“, è destinato a diventare l’ennesimo pilastro di un una carriera unica e che innalza, per l’ennesima volta, l’asticella ad un livello ormai diventato irraggiungibile per quasi tutti. 

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