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Spiritualized – Everything Was Beautiful

2022 - Bella Union
alternative rock

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Tracklist

1. Always Together With You
2. Best Thing You Never Had
3. Let It Bleed (For Iggy)
4. Crazy
5. The Mainline Song
6. The A Song (Laid In Your Arms)
7. I’m Coming Home Again


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Che “And Nothing Hurt” fosse l’ultimo album degli Spiritualized era semplicemente questione illusoria. Perché J Spaceman avrebbe dovuto spegnere se stesso se Spititualized e J Spaceman sono Giano Bifronte, uno specchio, dimensioni che si compensano? Poi è arrivata la pandemia, l’isolamento e J si era “allenato tutta la vita” per questo momento. Il silenzio è suo amico e dal silenzio sa trarre il meglio, può sentire la musica ancora né scritta né suonata rilucere nella mente, può renderla reale ipotizzando di continuare un cammino ininterrotto.

Se il mondo poi si riduce al minimo, J si tramuta in massimalista, imbraccia sedici strumenti e li suona, si sposta, in questo sempiterno viaggio, in undici studi differenti e chiama a raccolta trenta musicisti e realizza quei sogni che hanno trapassato il velo durante lunghe camminate in una Londra deserta, concretizza “Everything Was Beautiful” e riporta gli Spiritualized sulla Terra, un pianeta vuoto come lo spazio che già ben conosce, lo fa con una cura aliena, imbastisce un album che è medicina (estratta dalla confezione della copertina), cura per il distanziamento, radici nel ricordo. Diremmo rétro, se solo per Pierce questo concetto avesse senso alcuno.

L’amore secondo J è qualcosa che differisce dall’accezione comune del sentimento, è liquido e intenso, fluisce e confluisce nel rumore e lo fa struggendosi, si riflette in nature opposte, da un lato leggiadra e carezzevole, commento di intrigante folk e calma (Crazy), dall’altro strati che si sovrappongono, suoni che si scontrano e salgono più in alto possibile (Always Together With You). Le città e i loro rumori, che senza una voce che sia una, field recordings e rock urbano che si illumina alle luci al neon importate da un altro sistema solare emettendo bordoni sintetici perfettamente integrati al contesto (The Mainline Song) o che pulsano di vita in un racconto di grandeur e dipendenze che profuma di ’70 del vecchio millennio in un’esplosione strumentale visibile senza telescopi (The A Song (Laid On Your Side)). Se un viaggio parte con un ritorno, si chiude con la consapevolezza dell’essere qui di nuovo e ancora, in mezzo a storie strazianti intrecciate a spiritual, gospel, polvere e lacrime, un atterraggio che sa di risalita verso deserti baciati da stelle aliene (I’m Coming Home Again), fino a scomparire dalla vista.

J Spaceman è ancora là fuori e ci resterà ancora parecchio, anche quando Spiritualized avrà terminato il carburante. Sempre ammesso che ciò sia possibile, e ad ascoltare “Everything Was Beautiful” francamente non credo possa accadere tanto presto.

Gonna count down ten and I’m out. Gonna bend that wire and twist and shout. Gonna holler ’til they let me out. Gonna take it all baby or leave it. Cos I’m coming home again.

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