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How I Left – Birds In The City

2022 - This Charming Man
indie rock

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Tracklist

1. Kids
2. Tela
3. Apples
4. Continental
5. Southern Expressway
6. San Diego Bay
7. Tools
8. Town Of Matches
9. Master Of Arts
10. On Of
11. Neapel
12. Gottesaue


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Michy e Julian si son stufati del freddo del centroeuropa, del grigiore invernale e s’aggrappano ad un sogno esotico. Immaginano quindi di essere altrove, di suonare altrove, di avere un pubblico in un altro continente. L’esotismo degli How I Left è una sfida al suono memorialistico, alla ricerca individuale e allo sperimentalismo d’oltreoceano che non potrebbe appartenere ad una diversa etnia musicale.  

Il duo tedesco How I Left debutta per la label This Charming Man con “Birds In The City” , un album che profuma di sapori del Sud. L’atmosfera è dolce e al contempo malinconica, matura come un’uva corposa da raccogliere in una giornata di fine estate. Le suite di chitarre sono state registrate nella soleggiata regione di confine franco-tedesca, tra le mura della casa d’infanzia del cantante Julian Bätz. Il suono del duo tedesco è costantemente artigianale. E il concetto di sud, nelle dodici canzoni, è indeterminato e mutevole, come una finzione calorosa che ci regala però certezza geografica. 

In Apples si narra di uomini che sono stati assassinati per aver rubato una sola mela e le cui tombe sono ora coperte da costruzioni stradali. L’home organ philicorda sussulta sul pavimento, vecchi microfoni e un atavico pianoforte raccontano di vite distanti, chitarre sognanti scivolano su tamburi dalle note sciolte che abilmente aprono archi in tensione. Continental è il primo singolo estratto che rispecchia con precisione il sound degli How I Left: un indie leggermente esuberante abbinato a folk e pop. Vien fuori quella cifra decisamente retrò e caldo. “Abbiamo girato il video in una scuola secondaria di Karlsruhe, in Germania, alla quale abbiamo avuto accesso durante un fine settimana. A poco a poco si è scoperto che potevamo usare non solo un’aula, ma praticamente l’intera scuola, compresi i palazzetti dello sport, le sale da musica e gli ambienti esterni. Sono stati scelti i luoghi più belli e bizzarri“. Nel daydream di Continental primeggiano le melodie scanzonate e un vago sentore di accento crucco che non interrompe l’illusione uditiva ma che invece rende ancor più simpatica la scelta discografica del duo. 

Quando si cambiano le proprie convinzioni basta prendere un Southern Expressway per andar sempre più lontano, fin laggiù. Le ostilità delle trasformazioni possono essere paragonate all‘impossibilità di riattaccare le foglie che cadono da un albero sotto una pioggia battente. “Ma deve diventare facile ora, perché deve essere più facile di così”. La traccia, leggermente affannosa, assume a sprazzi aspetti sensuali.  I cori conclusivi di Town Of Matches sono laconici e seguono il piano su una scia morbida. Incontrarsi in un‘intrecciata rete urbana certe volte sembra un segno del destino. 

A volte malinconici, a volte vivaci e agitati come due passeggeri che fanno un giro in autobus all’ora di punta, il batterista Michy Muuf e il cantante Julian Bätz (anche chitarra, pianoforte e organo) mescolano il folk fannullone all’indie pop più orecchiabile. Creano uno spazio onirico nel quale leggerezza e materia possono convivere, sovrapporsi e brillare. Il canto di Julian Bätz balza, graffia, sussurra ma è fluttuante, C’è qualcosa di fanciullesco nelle sue corde, un costante sentimento del “non ancora”. 

E le storie che vengono narrate nei brani? Sembra che qualcuno abbia fatto in modo che titoli si apprestassero ad incuriosire l’audience mentre fogli di appunti fuoriuscivano senza ordine da un taccuino incustodito. Lo stile dell‘abbozzo dei testi ricorda quello delle miniature dei racconti americani, in cui i protagonisti recitano davanti a scenari bizzarri. 

Se il puntinismo minimal cromatico è la scelta della cover di “Birds In The City”, barbe folte e brizzolate, tonalità seppia e abbigliamento colorato sono le caratteristiche delle fotografie degli How I Left. I due vecchi ragazzi di Karlsruhe si mettono comodi, cozy mentre sorseggiano un aperitivo pomeridiano fresco di punky tunes e upbeat. 

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