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Alabaster Deplume – Gold

2022 - Anthem International
gospel jazz / sperimentale

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Tracklist

1. A Gente Acaba
2. Don't Forget You're Precious
3. Fucking Let Them
4. The World Is Mine
5. The Sound Of My Feet On This Earth Is A Song To Your Spirit
6. I'm Gonna Say Seven
7. Do You Know A Human Being When You See One?
8. Visitors YT15B - Jerusalem, Palestine
9. I'm Good At Not Crying
10. Now (Stars Are Lit)
11. Again (feat. Falle Nioke)
12. Mrs Calamari
13. People - What's The Difference
14. Visitors XT8B - Oak
15. Who Is A Fool
16. I Will Not Be Safe
17. Visitors YT15 - Krupp Steel Condition Pivot
18. Broken Like
19. Now (Pink Triangle, Blue Valley)


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Chi mi conosce sa quanto io adori l’oscurità, tutto ciò che ci si crogiola dentro, intorno, ma sa anche quanto sia da sempre ammaliato da tutto ciò che si presenta obliquo, strano, diverso, inaspettato, che sa partire da cose standard per poi approdare su territori altri, avanti, strani, anche se lontano dalla cupezza in cui amo dissolvere la mia mente.

Alabaster Deplume, al secolo Angus Fairbairn, musicista/sassofonista inglese con già alle spalle una decennale carriera, pubblica con la sempre attenta Anthem International (a dire il vero già secondo lavoro sotto la loro ala) questo “Gold”, un album che partendo dalle radici puramente jazz intrise di spoken word del nostro sa indirizzarsi, attraverso la totale improvvisazione e grazie all’apporto non indifferente di parecchi featuring (nell’album vi sono 5 formazioni differenti impegnate in lunghe jam session da cui, poi, il nostro ha ricavato le tracce finite nell’album), in territori che vanno dalla Fusion (Fucking Let Them, Visitors YT15B – Jerusalem, Palestine), alla Bossa nova (Who Is A Fool), al folk (I’m Gonna Say Seven) all’elettronica (Do You Know A Human Being When You See One?), al gospel che aleggia dappertutto (Again), con una disinvoltura che ha pochi eguali ai giorni nostri.

“Gold” è un album magnetico, registrato nel 2020, scheletrico nella sua forma e parecchio profondo e a tratti toccante nel risultato finale, che sa mostrarsi leggero e arioso ma sa nascondere e disvelare passo dopo passo, ascolto dopo ascolto, una natura inquieta e a tratti ansiosa, profonda ed emozionante.

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