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Bloc Party – Alpha Games

2022 - Infectuos / BMG
indie-rock / dance-punk

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Tracklist

1. Day Drinker
2. Traps
3. You Should Know The Truth
4. Callum Is A Snake
5. Rough Justice
6. The Girls Are Fighting
7. Of Things Yet To Come
8. Sex Magic
9. By Any Means Necessary
10. In Situ
11. If We Get Caught
12. The Peace Offering


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Siamo nel 2022 e mi sembra chiaro che il leggendario e spesso vituperato revival sia ritornato in auge. E sì, mi rivolgo anche a voi che vi fate scorpacciate di Fontaines DC e Idles, se non lo avete capito è di questo che si tratta. In questo scenario in cui ogni deiezione che riporti vagamente al sound di 20-30-40 anni fa viene accolta come un lampo di genio inaudito, vogliamo davvero dare contro ai Bloc Party per aver voluto ritornare al sound delle proprie origini? Se c’è tra voi qualcuno che oggi nei Bloc Party cerca innovazione e rinnovamento è pregato di alzare la mano e girare l’angolo.

D’altronde i nostri ci avevano già provato con “Hymns” – il disco del ritorno in scena con formazione stravolta dopo lo scioglimento del 2014 – a cercare nuova linfa vitale inserendo elementi tra i più disparati, dal kraut alla dubstep e così via, in una musica che sembrava cercare più giustificazioni che una ragion d’essere. E infatti, manco a dirlo, il risultato fu trascurabile, per non dire di peggio. In mezzo ci si è messo anche il buon Kele Okereke a cercare soddisfazioni personali e trasversali, prima con la techno e poi con il teatro. Non so onestamente dirvi di preciso come sia andata, sono sicuro alla grande, e comunque nutro per lui un senso di gratitudine e di ammirazione tendente all’infinito che vorrei rimanesse tale.

Detto ciò, questo “Alpha Games“, che arriva al traguardo del 2022 con un ritardo stimato di circa 3 lustri, sembra rispondere al bisogno comprensibilissimo di ritrovare la propria identità dopo che il tentativo di costruirsene una nuova non è stato dei più felici. I Bloc Party rispolverano dunque tutti i momenti più significativi e funzionali della propria carriera, pescando qua e là a mani piene: il risultato per la verità scorre liscio come l’olio, regalando anche qualche sussulto, sebbene a tratti la sensazione “tribute band presso: me stesso” sia davvero devastante. Ne esce fuori comunque un viaggetto tra le strade ormai poco battute del dance-punk, che magari non avrà quel sapore da rivolta urbana con gli scudi d’acciaio e i bidoni infuocati che animavano l’apocalisse di “Silent Alarm“, ma è comunque accattivante e credibile per questo strano 2022.

Se volete una piccola guida all’ascolto provate la micidiale doppietta iniziale Day DrinkerTraps, episodi derivativi ma ben fatti di una serie reboot che per un attimo non fa rimpiangere l’originale, o ancora la sorprendente The Peace Offering con la sua coda psichedelica, unica vera novità insieme alle piroette pop di The Girls Are Fighting. Troppo poco? Può darsi, ma la notizia è che “Alpha Games” è comunque un segnale di vita da parte di una band che scommetto molti di voi davano per morta e sepolta e che invece potrebbe ancora dire la sua. Al cuor non si comanda e noi ci crediamo ancora.

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