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Room6 – Asfalto

2022 - Autoproduzione
progressive / post-hc

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Tracklist

1. Asfalto Pt.0
2. Asfalto Pt.1
3. Asfalto Pt.2
4. Asfalto Pt.3
5. Asfalto Pt.4
6. Asfalto Pt.5
7. Asfalto Pt.6


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I Room6 sono un progetto martellante di Pisa che ruota attorno ad un mondo onirico e sperimentale. Sono innumerevoli le influenze che il progetto toscano porta nel proprio bagaglio culturale: le strutture dei brani da sempre seguono una linea ben definita, che li accosta al progressive anni ’70 e a tematiche musicali generalmente complesse che si mischiano, con un tiro ruvido e graffiante, ad un timbro tipicamente post-hc.

Dopo il grande impatto del primo lavoro “In un cielo di ruggine” del 2018, la band lavora qui con grande qualità, rimettendosi in gioco con questa nuova opera teatrale. Il nuovo album dal titolo “Asfalto” nasce in chiave concept per narrare un percorso tortuoso e carico di speranza. Il gruppo mette in mostra tutto il suo potenziale in sette tracce ipnotiche e travolgenti.

Il disco si apre con Asfalto Pt0, un breve segnale misterioso che invita l’arpeggio di chitarra leggero e il timbro struggente del basso per collegare uno dei motivi principali e furiosi di questo lavoro nella seguente Asfalto Pt1. Qui si sprigiona subito un’energia tagliente, che spinge sull’acceleratore della distorsione e sul tiro sensazionale, in perfetto stile Mastodon. Nel cambio finale il brano si completa su di un passaggio frenetico e corposo. Asfalto Pt2 invece calma gli animi con una sinfonia malinconica che inizia con un testo magnetico e vede ancora la collaborazione dell’artista e cantante rap abruzzese Sick Barrett, che dà il suo bel contributo alla traccia. Nel ritornello poi esplode una rabbia repressa, ben comunicata dalla voce sensibile di Giovanni, bassista del gruppo, e si spegne sul riff rumoroso del finale. Con le note funk di Asfalto Pt3 si apre la seconda parte di questo cammino, una composizione tecnica e irregolare che ci trascina in una suite virtuosa e strumentale in cui è da tenere d’occhio la parte centrale che accenna qualcosa di doom.

Ora ci soffermiamo su uno dei brani più completi di questo lavoro: Asfalto Pt.4 è una canzone importante, che si lancia come un fulmine all’interno di un testo audace e incantevole, diretto sempre da Barrett che urla al mondo intero la voglia di non arrendersi mai. Infine, il bridge contagioso unisce le urla disperate al solo di chitarra monumentale. Prima della fine chiudiamo gli occhi e ci rilassiamo sul basso meticoloso e sulla la chitarra dissonante di Asfalto Pt.5. Un altro brano frenetico, che mostra tutto lo spazio e la qualità di Aurelio, chitarrista solista della band, cavalcando una vibrazione dura, che riprende il tema iniziale su una ritmica più uniforme e geniale. Asfalto Pt.6 conclude l’album con ancora un breve tocco dolce e armonioso, unendo le due voci in una giusta chiusura da brividi.

Asfalto” è un piccolo gioiello che si fa strada in luoghi oscuri e personali, ammantato da un gusto prezioso e avanguardistico che centra in pieno un sentimento unico e accogliente.

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