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Hidden Tracks

Hidden Tracks #18: Stiu Nu Stiu, Nobody Cried For Dinosaurs, IL COSA, God Mvker, Colored Moth, Mountain Time, Baltes&Zäyn

Hidden Tracks 12

Quanti brani ogni giorno, ogni settimana, ogni mese vengono pubblicati, ascoltati distrattamente e poi finiscono sepolti sotto un mare di altre uscite, a sgomitare per emergere e troppe volte divorati da pesci più grossi e più importanti? Questa è una delle tante domande esistenziali che ci poniamo ogni giorno in redazione, e a cui dopo alcuni tentennamenti e tentativi falliti abbiamo cercato di formulare una risposta.

Hidden Tracks vi accompagnerà periodicamente con i nostri brevi consigli riguardanti alcuni brani pubblicati in queste settimane e che riteniamo interessanti. Progetti da tenere d’occhio, di cui forse sentirete parlare nei prossimi tempi, provenienti in tutti i casi da quell’universo sommerso che più ci sta a cuore e che pensiamo sia giusto e stimolante seguire dal principio. In poche parole, la musica di cui non tutti parlano.

Ştiu Nu Ştiu – Trascend

Quanta oscurità può annidarsi in un solo brano? Risposta variabile, sempre che non si parli degli Ştiu Nu Ştiu, combo svedese esperto nell’esplorazione delle zone più buie dell’animo umano. “New Sun” sarà il loro quarto album ed uscirà a luglio per la nostrana Heavy Psych Sounds e basta ascoltare il singolo Trascend per rendersi conto che non ci troviamo dinnanzi a nessun tipo di revival, ma di una commistione di generi che portano all’ottenebrazione dei sensi. Una sottile e bramosa vena post-punk che attraversa un campo post-gaze che si tinge di buio, con la voce di Jessica Mengarelli come unica guida. Il “problema” è che non ci sta portando verso l’uscita ma sempre più a fondo.

Nobody Cried For Dinosaurs – Charlie Sheen

Foto: Silvia Violante Rouge

Chiunque sia nato negli anni ’80 (come il sottoscritto) o ci sia cresciuto sa benissimo chi sia Charlie Sheen. Non mi nascondo dietro un dito, nutro ancora una certa fascinazione per il suo lavoro sul grande schermo (ma anche sul piccolo) e non mi vergogno di ghignare per le sue performance in alcuni dei film più insensati mai diretti. Qui però non c’è nulla da ridere, perché nel singolo apripista che i milanesi Nobody Cried For Dinosaurs pubblicano in vista dell’uscita autunnale del loro nuovo EP “Ice Age” e che porta il nome dello sciagurato attore americano, si prende in esame tutto il marcio di un mondo che è in grado di schiacciare gli esseri umani, di come questi si trasformino in quattro e quattr’otto in esseri alienati e distanti dall’umanità di cui fanno parte. Il tutto incastonato in un alternative rock che manca sempre di più alle nostre latitudini con un ritornello che si appiccica in testa e non se ne va più.

IL COSA – Chiusa

Foto: Niccolò Tabanelli

Il mondo di Ilario Promutico aka IL COSA è un mondo oscuro, fatto di pulsazioni e riff sintetici che fanno digrignare i denti. Sembra arrivare da un tempo passato tanto da un momento non ancora giunto. Filtrato in castranti sensazioni industrial, pare risuonare in siti abbandonati che se ascoltati bene hanno il suono che sentite in Chiusa, singolo che anticipa l’EP “Nube“, in uscita a giugno.

God Mvker – Ignite Me

God Mvker arriva dall’Iran, e in Iran fare un certo tipo di musica, parlare di come le persone siano il male, la società divori come un mostro nascosto in ogni piega di un mondo ormai allo sfascio totale, è pericoloso. A lui non interessa e, prendendo il meglio di quanto possa offrire la trap dal punto di vista delle basi, marcendole con distorsioni disumane e grugniti brutal death metal. Ignite Me è un bagno di magma, perfetto per un’estate torrida e merdosa.

Colored Moth – Femtosecond

Tenete d’occhio i Colored Moth, pronti a tornare in scena con il nuovo album “Inertia” il prossimo 24 giugno su Moment Of Collapse. Quello del trio tedesco, fondato nel 2013 e con già due LP sul groppone, è un post-hc certamente classico, ma con note e sfumature molto interessanti, soprattutto nell’uso della voce e delle tematiche trattate, che pescano molto dalla sociologia. Femtosecond, che è il terzo estratto dal disco, riporta alla mente i La Dispute ed è accompagnato da un video molto suggestivo. “Femtosecond si pone l’obiettivo di catturare il comportamento di un individuo a metà tra costrizioni e passioni personali. La canzone smantella il mito per cui la felicità si può ottenere tramite il consumo”. Bene così.

Mountain Time – Meet The Kid

Mountain Time è Chris Simpson, voce e chitarra dei Mineral. Il suo progetto solista dalle nostre parti sembra essere passato parecchio in secondo piano. Ci sarà tempo per rimediare, non preoccupatevi: un nuovo album, che sarà il quinto, è atteso nel 2023 e c’è già un primo estratto da ascoltare. Meet The Kid, lo trovate qui sotto, sa tanto di Kinks quanto di americana e piacerà sia agli amanti del più tradizionale del cantautorato a stelle e strisce che dell’emo. Non serve altro.

Baltes&Zäyn – Godshatter

Nota di colore per chiudere in bellezza. Il progetto baltes&zäyn, dei tedeschi Steve Baltes e Lucian Zäyn viaggia senza paura sulle note di un electro-dark nello stile degli ultimi Ulver e prende ispirazione dal mondo degli anime e della fantascienza in genere. Tanto per intenderci, il video di Godshatter, primo estratto dal nuovo album “Blue Sunset“, è pieno zeppo di immagini tratte da Neon Genesis Evangelion. Potevamo non lasciarci il cuore, cari amici?

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