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Cassandra Raffaele – Camera Oslo

2022 - L’amor mio non muore / 261 Records
dark folk

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Tracklist

1. Camera Oslo (Waiting For Ennio)
2. Giovanna
3. La mia anarchia
4. Casa
5. Confesso
6. Antidoto
7. Libertà
8. Lady Jane X sempre
9. Il mio gigante
10. Sarà successo


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Cassandra Raffaele vanta una lunga storia all’interno del panorama musicale italiano. Dopo la partecipazione nel 2010 al talent show “X Factor” e la candidatura nel 2014  col suo primo album alla Targa Tenco nella sezione Miglior Opera Prima, seguita da numerose collaborazioni anche all’estero, la cantautrice poliedrica e polistrumentista emiliana torna per dare nuova vita al pop e alla canzone italiana. A sette anni di distanza da “Chagall”, Cassandra Raffaele presenta un particolarissimo viaggio concettuale, ricco di sonorità senza tempo, intitolato “Camera Oslo”. Un disco analogico dal sapore vintage, impreziosito da atmosfere pulp e noir, cinematica, orchestrazioni, romanticismo e un filo di estraniazione.  

Articolato in dieci tracce nostalgiche ed evocative, per una durata totale di trentaquattro minuti e mezzo di ascolto immersivo, “Camera Oslo” è un lavoro sorprendentemente duttile e mellifluo, capace di trasportare l’ascoltatore in una dimensione onirica, costellata da ritmi soffusi, batteria, chitarre e violini ipnotici, che lasciano scomparire lentamente il tempo sullo sfondo. Il messaggio sotteso è l’invito ad esorcizzare le paure e curare ogni ferita aperta, perchè,  in fondo, la vita è ciò che accade mentre si stanno facendo altri progetti. Nel disco si intrecciano sapientemente vari generi musicali, dal cantautorale all’indie, dall’acustico all’alternativo, accompagnati dall’emotività della voce di Cassandra, che per stile pop rock e timbrica ricorda molto cantautrici come Nada, Carmen Consoli e Marina Rei, ovvero artiste come Maria Antonietta e Missincat. 

Il disco, scritto interamente da Cassandra Raffaele con la produzione artistica di Roberto Villa, si sviluppa come una vera e propria serie televisiva: ogni brano è un episodio che racconta un mondo astratto e disorientato, passando attraverso ricordi ed episodi passati, catarsi indispensabile per poter guardare verso il futuro. Sono gli anni ’70, in una camera d’albergo una giovane donna si risveglia e si rende conto di non essere più nel 2022. Inizia così il viaggio della nostra protagonista che, come una sorta di crononauta, deve ritornare nella sua epoca. 

Traccia d’apertura, che riprende il titolo al lavoro, Camera Oslo (Waiting for Ennio) è una composizione strumentale leggera e giocosa, dominata dalle progressioni di un pianoforte sognante ed etereo. Sulla stessa scia si presenta la seconda traccia, che porta il  nome di Giovanna. Ma chi è Giovanna? La protagonista del viaggio, uno spirito libero che vaga nel mondo a passo di musica. Nel brano la voce di Cassandra sembra appoggiarsi sulla base strumentale, sfiorandola appena, e destreggiandosi in sonorità indie dream pop. La mia anarchia ama te, invece, terza traccia del disco, presenta suoni molto più dark. La batteria sembra scandire i battiti lenti e testardi di un cuore, convertendone in parole i sentimenti. Paura, debolezza e follia qui prendono il sopravvento, raccontate da un filo di voce, sospirata e angelica. Tornano toni distesi nella quinta traccia, Casa, luminosa e tersa. Gli arpeggi del violino e del violoncello fluttuano leggeri come ali di farfalla, immergendoci in una dimensione serena e pacifica. La casa è personificata da chi è calma, luogo in cui tornare, rifugio, tregua da ogni cosa nel mondo fuori. 

Si prosegue con le tracce Confesso, ballad malinconica e scanzonata in cui emerge prepotente l’invito ad avere cura di sè stessi, e Antidoto, traccia più scura e dinamica, in cui dominano chiatarra e basso, in un invito a ballare piedi scalzi, nel bel mezzo della stanza, di un parcheggio o di una pista da ballo. Libertà, settima traccia del disco, è un’armonica melodia da ascoltare ad occhi chiusi, guidati  dalla voce soffusa di Cassandra che sembra incoraggiarci a spalancare le braccia e volare liberi e senza ali, come gabbiani sul mare. Segue LADY JANE X sempre, dolce e struggente ninna nanna di archi avvolgenti e rumore ipnotico di puntina di giradischi sul vinile. La traccia conferma il preciso lavoro strumentale svolto nell’intero disco. Ogni strumento suona l’uno contro l’altro, con incredibile facilità, pur generando un suono armonioso ed equilibrato. 

Nella penultima traccia, Il mio gigante, la Raffaele ci ricorda che siamo tutti dei fiori, diversi e belli ognuno a modo proprio e che l’unica cosa che conta è la voglia di non essere calpestati. Il disco si chiude col brano Sarà successo, perfetta sintesi tra profondità e contrasto, dolcissima dichiarazione d’amore, sentimento percepibile e presente in ogni traccia del disco. La voce  ruvida e sofisticata di Cassandra ci scorta tra gli affollati pensieri di una notte insonne, per riuscire soltanto alla fine a tornare a sognare ancora. 

“Camera Oslo” è un disco romantico per romantici, capace di immortalare l’essenza dell’amore declinata in tutte le sue sfumature di colore: gioia e tristezza, euforia e strazio, rinascita e perdono. Come se si scattasse una polaroid, riesce a trasmette i sentimenti dagli occhi, passando per le orecchie, fino ad arrivare al cuore. 

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