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T. Gowdy – Miracles

2022 - Constellation
ambient / IDM / minimal

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Tracklist

1. 350J
2. Miracles
3. Déneigeuse
4. Transcend I
5. U4A
6. Vidisions
7. Clipse
8. Transcend II


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Spazio profondo. Astronave in avvicinamento. Silenzio. 10, 9, 8, 7…Silenzio. Attracco non riuscito. Gli occhi del pilota sono perduti e fissi sul monolite appena apparso là fuori. L’astronave si allontana inghiottita dal nero assoluto dell’infinito cosmico.

Data astrale 3 giugno dell’anno 2022. Verso l’infinito e oltre. Ed è proprio verso l’infinito che “Miracles”, il nuovo disco del producer canadese T.Gowdy, uscito proprio il 3 di giugno, punta dritto senza nessun indugio, ripensamento, o paura alcuna.

Gli ingredienti miscelati tra di loro sono ancora una volta i medesimi di sempre: orizzonti ambient, visioni sperimentali, linee minimali scevre di qualunque inutile orpello e IDM ipnotica, ossessiva, ripetitiva e cadenzata da testa in preda ad un movimento da destra a sinistra senza soluzione di continuità. In tutto questo gli occhi, inutile dirlo, sono chiusi e rapiti da una trance agonistico-musicale che dall’inizio alla fine non ti molla un istante. Le otto tracce che strutturano la spina dorsale del disco, il secondo uscito per la Constellation Records di Montreal, sono frutto di certosina manipolazione di materiale già realizzato nel 2018 per un progetto audiovisivo basato su filmati di videosorveglianza. L’ascolto è di quelli che apparentemente sembrerebbero riservati ai soli amanti del genere, ma la realtà è che il vero problema, come sempre, è solo di semplice apertura mentale.

Miracles” è un meraviglioso viaggio (…o caduta libera) tra suoni magicamente elaborati per condurti tra le pieghe nascoste e introspettive della mente del suo creatore. Se si accetta il lasciarsi trasportare in questo mondo fatto di respiri sospesi e di linee che non si intersecano mai se non all’infinito, allora i minuti che trascorreranno tra la traccia numero uno, 350J e l’ultima, Transcend II, saranno istanti ripagati da ottima musica. Il suono appare trasparente e veleggia leggero tra l’asettico, come in Déneigeuse, U4A e Clipse, l’ascetico, come nella title-track Miracles, Transcend I e nella conclusiva Transcend II e il magnetico, come in Vidisions,dove le geometrie si fanno più orizzontali e decisamente techno.

Un labirinto mentale intricato dove piacevolmente ci si lascia condurre senza temere di non riuscire a trovare la via d’uscita. 40 minuti di musica fortemente influenzata dal progetto di visual-art concettuale originariamente concepito nel 2018. Un lavoro senza dubbio estremamente interessante che mette in risalto la creatività e la vitalità del suo autore, capace ad ogni nuovo lavoro di porre l’asticella sempre un gradino più in alto rispetto al precedente, senza per questo stravolgere la propria natura.

Una ricerca in perfetto equilibrio tra sottrazioni, vuoti siderali e la solida materia di cui è fatta la musica.

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