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Première

In anteprima l’album di debutto dei Mizookstra, nuovo progetto di Mario Conte e Simone Garino, tra free jazz e musica elettronica

Foto: Elisabetta Claudio

MIZOOKSTRA ė un incontro tra free jazz e musica elettronica. È improvvisazione radicale senza strutture formali. MIZOOKSTRA è la creatura a due teste del produttore e musicista Mario Conte (attualmente impegnato anche nella realizzazione delle musiche originali per lo spettacolo al teatro greco Agamennone del celebre regista Davide Livermore e dello spettacolo inedito SCOPATE SENTIMENTALI – Parole, immagini, vita e morte di Pier Paolo Pasolini, ideato e scritto con Filippo Timi e Rodrigo D’Erasmo) e del sassofonista Simone Garino (di recente selezionato dal MIDJ come uno dei migliori giovani talenti del jazz italiano), conosciutisi nel 2017 e uniti dall’attrazione verso la musica più coraggiosa e sperimentale.

Il progetto è pronto a debuttare con l’album “Also Sprach MIZOOKSTRA“, i uscita venerdì 1 luglio – in CD, musicassetta e digitale – su Sangue Disken.

Artwork: Pazzi Design – Calligraphy: Luca Barcellona

La componente sintetica è analogica: nessun computer è stato utilizzato. I suoni degli strumenti a fiato sono rielaborati, campionati e filtrati in tempo reale in un costante flusso improvvisativo, in equilibrio tra dimensione acustica ed elettrica. Ogni elemento, ritmico, rumoristico e melodico, è creato istantaneamente e poi rielaborato durante la performance. Nulla è pre-programmato.

MIZOOKSTRA deriva da una parola inventata da Bertolt Brecht: “misuk”, letteralmente “misuca”. Per Brecht, infatti, “misuk” significava il contrario di “musik” (la musica colta ottocentesca), nel rifiuto di ogni formalismo e nell’auspicio di una proposta sonora allo stesso tempo intellettuale e popolare. “Misuk è un termine completo per tutti i tipi di rumore, di cui la musica è solo una ridicola sottocategoria. E oggi sarebbe importante privare questa suddivisione della sua richiesta di esclusività”, sosteneva Brecht. Conte e Garino hanno modificato la grafia e vi hanno aggiunto il suffisso “-stra”, da orchestra: i suoni del duo possono essere infatti modificati e moltiplicati all’infinito, come se fossero manipolati da una specie di instant orchestra immaginaria.

MIZOOKSTRA è un open duo. Ma rappresenta più che altro un intento: aprire una finestra sull’ombra, sulla “dark side” della musica e di chi la suona. Senza distinzioni di genere o provenienza culturale. 

MIZOOKSTRA nasce da una necessità di comunicazione. Nella nostra carriera abbiamo intrapreso collaborazioni molto diverse tra loro e abbiamo notato che spesso gli artisti non esprimono al cento per cento quello che sono realmente. Tutti noi abbiamo una ‘dark side’: spesso non ce ne rendiamo conto finché qualcuno o qualcosa non ci fornisce l’occasione per farla uscire fuori. MIZOOKSTRA è la nostra occasione. È il rito che libera la nostra anima nera e permette di metterci in gioco.

Di seguito vi presentiamo in anteprima lo streaming integrale di “Also Sprach MIZOOKSTRA“, buon ascolto!

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