cmqmartina – vergogna

Terzo disco per cmqmartina, che cambia direzione a partire dal nome dell’album stesso e da almeno uno dei singoli che ne avevano anticipato l’uscita, 123 medicine: ci si approccia coscienti delle tendenze nu-dance dell’artista ma anche consapevoli che il singolo in questione aveva giá aperto una strada profondamente introspettiva.

Lei parte senza neanche avvisarci con il primo pezzo in cui parla di sé per mezzo minuto scarso prima di far ripartire la sua cassa e riportarci subito a ció che conosciamo e adoriamo, un’esplorazione personale di fronte alla quale non si puó evitare di ballare.

Come sempre sa cosa sa fare bene e lo fa benissimo: un intimismo raro, una capacità di raccontare e parlare di sé che è difficile da ricondurre al suo specifico genere musicale, una voce che incanta come poche altre in giro, il tutto affrontato mentre parla delle sue emozioni più o meno felici come se non fosse per nulla difficile scrivere di noi stessi.

Alti e bassi musicali sempre ben equilibrati, qualche sfogo nello sfoggio della grammatica più vissuta che esatta di selvatica e a seguire la partenza in cassa dritta di ambigua, altro singolo rilasciato in anticipo a contrapporre con la sua elettronica il primo citato.

Come sempre un lavoro incredibile da parte di cmqmartina, al terzo album in tre anni, che si riconferma regina imperfetta di una musica italiana che sta per fortuna prendendo sempre più piede, capace di farci muovere e pensare allo stesso tempo con pezzi rapidi e concentrati, perché si può raccontare davvero tanto anche in pochissimo tempo se si sa cosa dire.