Kasabian – The Alchemist’s Euphoria

Abbiamo dovuto aspettare parecchio per un nuovo album dei Kasabian, ma finalmente è giunta l’ora di immergerci in questa spirale di novità. “The Alchemist’s Euphoria“, infatti, è tutto una novità. C’è chi potrebbe definirlo un miglioramento rispetto al passato e chi no, ma sicuramente non potremmo non definirlo “nuovo”.

Infatti, a prescindere dai giudizi tecnici a proposito dei brani contenuti, questo album, risulta essere un lavoro apprezzabile perché nasce da un momento complesso, forse il più difficile che Serge Pizzorno e compagni hanno dovuto affrontare. È ben noto a tutti infatti, l’allontanamento di Tom Meighan dalla band, a causa delle accuse di violenza domestica verso la compagna Vikki Ager. La rottura della perfetta simbiosi Pizzorno-Meighan rappresenta un triste, ma necessario epilogo.

“The Alchemist’s Euphoria” sprizza dunque rinnovamento da tutti i pori. Scriptvure, singolo d’esordio di quest’album, è la testimonianza più evidente di questo cambiamento: alterna le tipiche strofe rap a una base elettronica decisamente interessante. Chemicals invece, brano più pop dell’album, tanto da ricordare -a tratti- The Weekend- fonde molto bene l’energia del ritornello con la ridondanza orecchiabile delle strofe e ne esce fuori una piacevole hit pop-rock. Il mio spirito nostalgico però, mi porta ad apprezzare maggiormente la bellissima The Wall, dolce ballata che ricorda le romantiche atmosfere di Goodbye Kiss.

Questo alternarsi di novità e nostalgia si rivela un binomio vincente e dà vita ad uno tra i migliori album rock di quest’anno.