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The Kooks – 10 Tracks To Echo In The Dark

2022 - AWAL
indie rock

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Tracklist

1. Connection
2. Cold Heart
3. Jesse James
4. Closer
5. Sailing On A Dream
6. Beautiful World
7. Modern Days
8. Oasis
9. 25
10. Without a Doubt


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Dopo una carriera che abbraccia circa due decenni, la band di Brighton ha catturato nuove idee e nuove fonti di ispirazioni in una notte stellata e le ha intrappolate in “10 Tracks To Echo In The Dark”The Kooks sono cresciuti, si sono sposati e hanno fatto figli. La loro esuberanza (per fortuna!) è però rimasta intatta. Passione e sincerità si respirano anche in questo nuovo progetto discografico, nonostante un palese cambio di rotta. Il sesto album della storica indie rock band, infatti, è tutto quello che ti aspetteresti dai The Kooks, ma con un eccentrico lucore funky, scosso da sperimentazioni giocose, influenze electro-pop e un uso della tecnologia digitale, il tutto finalizzato ad impreziosire il loro classico sound. Il risultato finale? Decisamente sorprendente e senza rinunciare minimamente al consueto appeal radiofonico e alla capacità di far ballare e cantare. 

Sedici anni dopo il loro debutto, “Inside In/Inside Out” e cinque lavori più tardi, “10 Tracks To Echo In The Dark” si presenta come una raccolta di canzoni che cercano di fare eco nel buio, di puntare la torcia su quanto di buono e bello c’è nel mondo, nonostante l’oscurità intorno.La pubblicazione è stata suddivisa in tre parti: due EP da tre tracce ciascuno e l’ultimo EP con quattro tracce, a chiudere il cerchio nella composizione dell’intero LP.  

Le prime note e i primi versi del disco hanno visto la luce nella città di Berlino, con la produzione di Tobias Kuhn e le collaborazioni col duo tedesco Milky Chance e il collettivo svedese Neikid. Anche se terminato a Londra, l’album non ha perso il suo sapore europeo, vestendo i panni di una deliberata risposta ai continui problemi vissuti dai musicisti britannici a seguito della Brexit. Lo stesso frontman Luke Pritchard ha dichiarato di viaggiare spesso nella capitale teutonica, rifugio e laboratorio creativo per molti artisti e musicisti. E “10 Tracks To Echo In The Dark” risuona proprio di un sound genuinamente internazionale e gioiosamente europeo. Altra importante fonte di ispirazione per Pritchard è stata la letteratura fantascientifica classica, Philip K. Dick e Azimov e le opere surrealiste di Boris Vian, le cui tracce sono disseminate lungo tutto il disco, nei temi della speranza, del cambiamento e dell’ottimismo verso il futuro. Come dichiarato dallo stesso frontman, il mantra alla base del lavoro è stato il non pensare troppo alle cose e creare un disco da ascoltare a casa. Non a caso, emerge in più parti un certo equilibrio e la gioia di una quotidianità ripristinata.

Un modo per allontanarsi dal mondo, in un altrove cosmico, tra nebulose di colori e pennellate di suoni: dieci tracce, dieci echi nel buio. Il disco si apre con la ventosa Connection: ritmo frizzante e atmosfera electro rock in stile The Killers. Un brano che ti fa pensare che sono proprio i Kooks, ma che c’è qualcosa di nuovo, di diverso. Suggestione confermata dalla successiva Cold Heart, di poco meno di cinque minuti. Energetica funky ballad che fonde insieme il battito ritmico della batteria all’innocenza dei cori di bambini sul finale. Segue il synth di Jesse James e il suo continuo ritmo di drum machine e accordi di chitarra che sembrano usciti direttamente da un disco dei Duran Duran. 

Punto culminante dell’album è senza dubbio la sognante Closer col suo assolo di chitarra ventilato e solare. Segue poi il basso funky, miscelato a tastiere eighties, schizzi di sassofono e tasti di synth fluenti, di Sailing on a Dream, traccia decisamente boweiana, che ricorda brani come Tonight del Duca Bianco. È la prima canzone di un album dei Kooks ad essere scritta dal chitarrista Hugh Harris e dal batterista Alexis Nunez. Nel disco, come accennato, sono presenti due brani collaborativi. Il primo, Beautiful World, con Milky Chance, rock band tedesca composta da Antonio Greger e Sebastian Schmidt, è un pezzo ottimista e positivo che, tra raggae, folk ed elettronica, elogia la bellezza e la beatitudine che si nasconde nel mondo intorno, nonostante i suoi difetti e le sue brutture. Il secondo brano collaborativo è Without A Doubt, con i Neiked, collettivo di artisti svedesi, cantanti, cantautori e produttori discografici, fondato da Victor Rådström e Mikael Rabus. Nel brano, posto a chiusura del disco,si percepiscono nitide le influenze di band come i The Kinks. Tacciono i synth per lasciare il posto a chitarra acustica, voce e tasti. 

Pezzo di spicco è 25, dal funk strisciante: un buon ritmo di batteria e una linea di basso deciso fanno spazio ad un brano introspettivo su una relazione di vecchia data e sulla nostalgia dei tempi felici. L’euforia di beat scende nei brani Oasis e Modern Days, che sembrano pensati proprio da sfondo di falò estivi, sotto le stelle. Entrambe molto orecchiabili, le tracce presentano voci sintetizzate e un piacevole ritmo funky dal sapore disco anni Ottanta. 

Dieci tracce a fare eco nel buio, dieci lampadine a far luce tra lo sciame meteoritico di incertezza della vita di ogni giorno. The Kooks hanno creato un album positivo, ottimista e giocoso. Caratteristiche di cui, mai come in questi anni, se ne avverte un disperato bisogno. “10 Tracks To Echo In The Dark” è un disco ben fatto, suonato da una band dandy di scappati di casa che alla fine ce l’hanno fatta. Di questo turbinio di tracce resteranno solo gli echi nella notte?

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