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Oneida – Success

2022 - Joyful Noise Recordings
noise / indie / post-punk

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Tracklist

1. Beat Me To The Punch
2. Opportunities
3. Low Tide
4. I Wanna Hold Your Electric Hand
5. Paralyzed
6. Rotten
7. Solid


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Gli statunitensi Oneida sono una vera e propria istituzione per quanto riguarda il sottosuolo noise rock a tinte indie. Lungo il proprio percorso artistico la band newyorchese ha sempre messo in risalto una qualità sonora invidiabile, spostandosi tra tematiche ora dure ora frenetiche, seguendo i ritmi di una macchina sperimentale solida ed efficace, che si è presa il giusto spazio all’interno del movimento underground. A distanza di quattro anni dal travolgente “Romance”, il gruppo torna con una nuova opera divertente che coinvolge nel suo ascolto pragmatico e lineare. “Success”, prodotto per l’etichetta americana Joyful Noise Recordings, è un notevole frammento di genio e rumore, un cammino eccentrico che esplora le basi rock anni 90, un disco selvaggio e interessante.

Nell’apertura Beat Me to the Punch i chiari riferimenti al punk old school in stile Ramones creano un collegamento audace ed esplosivo in cui il nucleo portante delle chitarre ruvide regge il tempo diretto e frizzante della batteria, fino ad avvolgere la linea vocale calda ed orecchiabile. Un brano semplice e autentico, che si collega alla deliziosa tematica della seguente Opportunities. Qui il mood esplode su una tela fitta di distorsioni che rimbalzano in avanti come un pugno forte allo stomaco. L’elettronica aggancia nel finale un’onda modulata e furiosa che completa la breve traccia in un vortice corposo. Su Low Tide invece si inizia a fare sul serio, con il primo accenno monumentale della band verso una sfumatura strumentale e ripetitiva. Con il tocco spaziale del tastierista Bobby Matador si colora la composizione nella parte centrale in modo eccellente, fino a rallentare nel finale morbido. I Wanna Hold Your Electric Hand è una martellante canzone d’amore, nonché primo singolo, che avvia il motore su di un tempo strano e dissonante che fa i conti con un ritmo spedito, quasi ballabile. Un brano giocoso e contagioso.

Con Paralyzed si apre poi una fuga interiore nell’oblio, la sua lunga durata trasmette un’intensità incessante che si lascia andare sul tappeto complesso dei sintetizzatori. Uno dei brani migliori di questo lavoro, dove troviamo un po’ tutto il bagaglio essenziale del gruppo, che sviluppa con successo la sua qualità artistica. Prima di chiudere ci imbattiamo nel breve segnale di Rotten, che immerge il caos ricercato degli Oneida in un elettrizzante passaggio di chitarre, dando spazio ad un vecchio ricordo nostalgico del passato. Solid completa infine l’album con una jam preziosa e una ritmica micidiale che incastra la voce urlata ad una vibrazione unica.

Gli Oneida cercano di seguire le mode attuali con un entusiasmo importante ma rimanendo sempre unici e personali e in questo nuovo capitolo della propria discografia danno dimostrazione di essere una delle realtà più dinamiche degli ultimi anni, lasciando ancora una volta il segno.

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