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Tim Burgess – Typical Music

2022 - Bella Union
art pop

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Tracklist

1. Here Comes The Weekend
2. Curiosity
3. Time That We Call Time
4. Flamingo
5. Revenge Through Art
6. Kinetic Connection
7. Typical Music
8. Take Me With You
9. After This
10. The Centre Of Me (Is a Symphony Of You)
11. When I See You
12. Magic Rising
13. Tender Hooks
14. L.O.S.T Lost / Will You Take a Look At My Hand Please
15. A Bloody Nose
16. In May
17. Slacker (Than I’ve Ever Been)
18. View From Above
19. A Quarter To Eight
20. Sooner Than Yesterday
21. Sure Enough
22. What’s Meant For You Won’t Pass By You


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Tutto si può dire di Tim Burgess tranne che sia una persona “tipica”. Non è una popstar, e potrebbe esserlo, men che meno una rockstar, e anche lì perché no. Non è un alfiere del britpop, ma anche in questo caso si potrebbe anche parlare di precursore coi suoi Charlatans, ma non lo avete mai visto né mai lo vedrete in uno di quegli articoli “royal rumble” con i vari capitani di vascello di Blur, Oasis e Verve. Dunque potremmo tranquillamente etichettarlo (solo ipoteticamente, che ci frega delle etichette, in fondo?) come “atipico”. Eppure nella sua essenza finisce d’essere capace di inanellare la musica più tipica possibile e renderla diversa. Anche da questo potremmo distillare un titolo come “Typical Music”. Doppio album, così, in tempi in cui i doppi tornano dalla finestra, benché cacciati dalla porta per assenza di tempo e deficit di attenzione da parte di tutti:

OK: sappiamo tutti cosa sono i doppi album, giusto? Storicamente sono visti come opere indulgenti, ma sono arrivato alla conclusione che mi stavo muovendo in direzione opposta. Volevo portare alle persone tutto ciò che avevo fatto e portato in studio per lavorarci coi ragazzi, colorando tutto uniformemente. Ogni parte è stata lavorata come fosse qualcosa di estremamente raro e trattata con cura. Volevo dare tutto ciò che mi appartiene. Così è stato.

Mi sembra una dichiarazione d’intenti pulita, chiara e importante. Quelli cui accenna come “i ragazzi” sono due nomi di peso, peso massimo anzi: Daniel O’Sullivan e Thighpaulsandra, al secolo Timothy Lewis. Il primo lo ricordiamo per aver militato negli Ulver più bucolici, progressivi e british (d’altronde..), il secondo è una leggenda vivente, avendo spalleggiato e lavorato con altrettante leggende del calibro di Coil e Julian Cope. Altra gente tutt’altro che tipica. Proprio Lewis potrebbe aver visto in Burgess l’animo copeiano più puro, essendo Tim uno studioso musicale (di certo più pop dell’ex-Teardrop Explodes), un digger vero e proprio, che con il suo format Twitter Listening Parties è riuscito ad arrivare dove pochi altri sono giunti, avendo ai suoi “microfoni” la qualunque in questo mondo atipico che è quello della musica.

Bisogna dare atto alle parole di Burgess, “Typical Music” è davvero un’opera concepita e lavorata con una dovizia incredibile, brillante in ogni sua sfumatura e scritta per resistere alle intemperie della memoria labile dei nostri tempi. Ogni suono è perfetto esattamente dove è stato posato, le dinamiche sono utilizzate con la sapienza dei saggi e gli strumenti creano un’amalgama inscindibile, pur essendo presenti in gran quantità il rischio di far confusione non è neppure lontanamente immaginabile. Tutto ruota attorno alla voce e con essa si fonde e accompagna in un viaggio che trasuda anni ’90 da ogni poro possibile. Grondano chitarre elettriche e acustiche, un’acquazzone di colori che si aprono in ventagli pur senza mai andare fuori dai binari di un pop arty che è Stella Polare di un crossover senza pari.

Sul cammino, spesso metanarrativo in cui il protagonista (badate bene, non è un concept, semmai un racconto anti-formativo) scrive canzoni e lo dice in brani già ampiamente sbocciati come Flamingo, guarda al mondo dalla solitudine infinita dell’essere umano centrando il bersaglio con melodie una più impressionante dell’altra, ché punto ragguardevole è non aver scritto un riempitivo uno, Tallone d’Achille di ogni doppio che si rispetti, ma solo brani che potrebbero diventare singoli a raffica, se ancora fossero utili. Partendo da rarefazioni sciolte nell’etere il traguardo sono strofe/ritornelli che si incidono a fuoco si passa in rassegna ogni sorta di leccornia, tra tirate funk extraterrestri, miraggi di un britpop mai domo, luccichii surfeggianti sul Mar del Nord, fulminee scuri chitarristiche, pigli devoiani che bruciano epidermide e cellule cerebrali ed euforie spanish, come un frullatore impazzito che restituisce un succo delizioso da bere a sorsi ben ponderati mentre cori tagliati col laser esplodono tutt’attorno accompagnati da archi il cui legno si illumina anche al buio.

Su ogni pezzo cala una cortina sci-fi tenuta assieme da effetti e nastri, synth modulari e mellotron a cascata, opera ovvia di Thighpaulsandra e Joe Jones (ingegnere del suono dei Rockfield Studios in cui l’album è stato fissato che per non farsi mancar nulla ha anche dato una manina agli ultimi Killing Joke), a dare quel tocco progressive che non guasta per dare quella sensazione di retrofuturismo che è propulsore di viaggi interstellari interiori, se il resto è urbano e suonato coi piedi per terra, con O’Sullivan in stato di assoluta grazie a giostrarsi uno strumento dietro l’altro e uno su tutti il basso che è colonna portante di tutto, con rimandi melodici e incastri ritmici imponenti che bucano il mix in più punti. Tutti elementi che danno al songwriting qui in atto quella nota formidabile che a molti manca, giusto per differenziarsi e dare vita a qualcosa che non in tanti potrebbero immaginare, figurarsi scrivere e registrare. Se poi a darti la spinta è Simon Raymonde per raggiungere certi imponenti traguardi, che non solo è patron di Bella Union ma anche mr. Cocteau Twins…

Il leader dei Charlatans dimostra ancora una volta di scrivere musica con una penna di platino su fogli di diamante. Il mio desiderio nemmeno troppo nascosto è che questo album goda di una gloria che ad altri non sarebbe concessa. Purtroppo non sarà così, ma che importa? In fin dei conti l’animo punk di Burgess non ha bisogno di grandi numeri per brillare.

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