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Nero Kane – Of Knowledge And Revelation

2022 - Subsound Records
dark folk

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Tracklist

1. Lady Of Sorrow
2. Burn The Faith
3. The Vale Of Rest
4. The Pale Kingdom
5. The End, The Beginning, The Eternal
6. Lacrimi si sfinti
7. The River Of Light
8. Sola Gratia


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Devo dirvi la verità: sono venuto a conoscenza di Nero Kane solo qualche mese fa. La vera sorpresa per me è stata scoprire che si tratta di un connazionale rispondente al nome di Marco Mezzadri. Dico questo perché, addentrandomi nella sua discografia, che con questo “Of Knowledge And Revelation” ammonta ormai a tre dischi, ho riconosciuto influenze musicali ben lontane dallo stivale: Nick Cave e le sue ballatone dolenti, il primo Johnny Cash, carico di ardore religioso, David Sylvian e per certi versi persino i The Telescopes. Insomma, un ragazzo con la sua chitarra sì, ma decisamente non all’italiana.

Registrato presso l’Outside Inside Studio di Venezia con il produttore Matt Bordin (Squadra Omega, Italian Occult Psychedelia) e prodotto dall’etichetta sperimentale Subsound Records, “Of Knowledge And Revelation” è – secondo le parole dello stesso Mezzadri – un “pellegrinaggio spirituale attraverso l’oscurità, la nebbia e la luce”. Una dichiarazione audace, direbbe qualcuno con in tasca una mezza laurea umanistica. A noi invece piace l’azzardo, perciò cerchiamo di discolpare il paragone con il buon vecchio Dante.

Del progetto Nero Kane colpisce innanzitutto l’estetica, ricca di riferimenti religiosi, evidenti già nelle copertine di “Love In A Dying World” e “Tales Of Faith And Lunacy” (“Of Knowledge and Revelation“, dal canto suo, ricorda piuttosto una natura morta di “Violator“). L’artista omaggia in primis la scuola olandese del XV secolo (i cosiddetti “Primitivi fiamminghi”, da Hieronymus Bosch a Rogier van der Weiden), ma anche l’arte barocca e rinascimentale nostrana (Carlo Dolci, Giambattista Tiepolo), che dalla sopracitata Divina Commedia ha preso moltissimo.

In questa cornice goth, accompagnato dalla performer e filmmaker Samantha Stella in veste di sua personalissima Nico, Nero Kane ci presenta una serie di ballate slow-folk dal piglio ritualistico, intime e psichedeliche, tanto soffocanti quanto evocative di grandi spazi. Mettiamola così: “Of Knowledge And Revelation” risuona tra le navate di una basilica come nel bel mezzo del deserto. Un’interessante dicotomia, resa possibile dall’assenza di percussioni e dal massiccio utilizzo di echi e Mellotron, fonte di pahtos sia cinematografico (si pensi a “Dead Man” di Jim Jarmusch) che letterario (manifesti i riferimenti ai tedeschi Mechthild Von Magdeburg e Novalis).

Che dire? Una discreta carovana di rimandi oscuri e misteriosi. Ma sono proprio queste correnti enigmatiche a guidare Nero Kane nel suo processo creativo, e capite bene che – se non altro per dischi intellettualmente ambiziosi come questo – è fondamentale inquadrare lo sforzo artistico nella sua cornice, nella sua niche. Così facendo realizziamo che quella che aleggia in “Of Knowledge And Revelation” non è tristezza, ma una melanconia d’altri tempi, romantica e “necessaria”.

Si chiude così una trilogia coerente e significativa, che promuove Nero Kane ad ambasciatore oscuro d’Italia all’estero, al fianco di New Candys, JuJu e Kill Your Boyfriend. Per certi versi, il suo percorso è davvero una parabola dantesca: un viaggio difficile e perlopiù in solitudine (specie sul territorio italiano, dove il genere non ha certo un grosso seguito). Dal canto nostro, gli auguriamo di trovare il meritato sweet spot e diventare così, un giorno, “cittadino del mondo”.

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