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Arctic Monkeys – The Car

2022 - Domino
indie / rock

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Tracklist

1. There’d Better Be A Mirrorball

2. I Ain’t Quite Where I Think I Am

3. Sculptures Of Anything Goes

4. Jet Skis On The Moat

5. Body Paint

6. The Car

7. Big Ideas

8. Hello You

9. Mr. Schwartz

10. Perfect Sense


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Se si analizza l’esperimento Arctic Monkeys partendo dall’esordio della band avvenuto nel 2002 sino ad oggi è interessante notare quanto il gruppo di Sheffield sia passato volontariamente dall’indie/garage al pop/rock sino al funk/jazz. Attraverso ben sei album il loro sound ha toccato molteplici sfaccettature sintomo di quanto il quartetto odi ripetersi. L’infinita creatività che ha da sempre caratterizzato il progetto capitanato da Alex Turner è sfociata in un nuovo disco intitolato “The Car”. Così, dopo “Tranquility Base Hotel & Casino” del 2018  il complesso britannico ha pubblicato un lavoro inedito in cui la carta vincente è sicuramente l’evoluzione della voce di Turner, semplicemente maestosa.

Scritto completamente dal leader degli Arctic Monkeys – in effetti “The Car” assomiglia sempre di più ad un progetto solista del cantautore– e prodotto da James Ford, un collaboratore familiare della band, il disco riflette un suono arioso, ricco di archi e parentesi soul, componimenti perlopiù delicati disegnano un temperamento moderato senza uscire troppo dai binari.

I dieci brani sembrano incasellarsi in un’era post-canzone in cui la forma e la struttura lasciano il posto all’atmosfera e alle immagini. Dall’intro emozionante There’d Better Be a Mirrorball al grandioso funk-rockdiI Ain’t Quite Where I Think I Am, dalla rilassata Jet Skis On The Moat alla lussuosa Body Paint, dall’efficacia di Hello You sino alla splendida chiusura Perfect Sense…l’ascoltatore sarà accompagnato in questo racconto, perlopiù personale, del cantante.

Tuttavia, dopo copiosi ascolti di “The Car”, in cui sostanzialmente il raffinato Alex Turner diventa il cronista della sua vita cantando le sue insicurezze ed inquietudini, si ha un po’ l’impressione che le tracce manchino di carattere ed originalità. È una colonna sonora che potrebbe suonare bene in macchina, preferibilmente nel corso di una guida soleggiata e senza traffico ma basterà questo per fare in modo che sia un album davvero indimenticabile?

Una menzione speciale per l’artwork scelto per questa settima fatica. “The Car” deve infatti il titolo alla sua copertina (una foto scattata dal batterista Matt Helders). È una ripresa a lungo raggio di un’auto berlina bianca d’epoca parcheggiata in cima ad un anonimo edificio cittadino. “Ho avuto il presentimento quando ho visto questa foto per la prima volta che doveva essere la prossima copertina del disco” ha raccontato il frontman. Lo scatto si rileva avvincente seppur nella sua normalità. C’è chi amerà gli edifici (forse da qualche parte a Los Angeles) o chi si soffermerà sul modello dell’auto (probabilmente una Toyota). Tuttavia nel complesso è un immagine reale e soprattutto che funziona.

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