Nada – La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano

Nada Malanima, l’artista che più di tutti ha saputo conciliare il rock cantautorale alla musica leggera italiana, pubblica il suo nuovo album “La paura va via da sé se i pensieri brillano”, prodotto e suonato interamente da John Parish.

Il titolo anticipa già il concept filantropico del disco. Nada si auto-assegna il ruolo sorella maggiore propinandoci un punto di vista diverso dal solito, maturo e zen, per affrontare la vita. Io ci sono, a questo proposito, fa da vera e propria dichiarazione d’intenti: “Io ci sono in questo giorno, in questo mondo”. L’urlo finale nel brano, imprevisto ed evocativo, dà una scossa a tutto l’album. Effettivamente, l’obiettivo è stato raggiunto: i testi, muovendosi tra critica sociale e introspezione, hanno un effetto consolatorio.

A distanza di cinquantatré anni dall’uscita del suo primo album in studio, a livello nazionale, la corona da regina del soft rock non osa spostarsi minimamente dalla sua testa. Tolto il brano Oscurità che si spinge verso il jazz, il disco si muove dentro i confini del genere. Nada rimane abbastanza nella sua comfort zone. Continuando ad usare pochi e semplici elementi, mantiene la sua personalissima capacità di trasportare chi l’ascolta negli anni ‘60. Le dieci tracce che compongono il disco si muovono ancora una volta tra sonorità pop retrò, bassi imponenti, tastiere timide e strutture ripetitive. Non è difficile rintracciare le influenze dell’artista. Il riferimento ai CSI del brano Chi non ha mette d’accordo tutti, ma anche la parte elettronica di Tu non mi chiedi mai di me ricorda la storica band.

“La paura va via da sé se i pensieri brillano” è un album molto orecchiabile e adatto a diverse fasce di pubblico, ma comunque d’impatto. L’artista, pur non deviando troppo dagli schemi classici della forma canzone, riesce in ogni caso a trasmettere in musica la sua attitudine trasgressiva e anticonvenzionale.