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Colin Stetson – Chimæra I

2022 - Room40
drone

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Tracklist

1. Orthrus
2. Orthrus (Reduction)
3. Cerberus
4. Cerberus (Reduction)


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A partire dal 2013 il mondo di Colin Stetson, il suo percorso artistico, si è riversato nella sua quasi totalità in una serie di colonne sonore quasi del tutto votate all’horror in tutte le declinazioni possibili arrivando a lambire persino il mondo degli anime con il tema della serie “Uzumaki” del maestro giapponese della paura Junji Ito. Da quell’anno in poi sono “soltanto” tre gli album solisti a suo nome, uno con la creatura demoniaca denominata Ex Eye e un altro ancora con il monicker Void Patrol.

Per tornare da solo a fronteggiare l’abisso è proprio con le trame che da esso vengono esalate come miasmi che il sassofonista di Ann Arbor si trova a tessere. Seduto all’arcolaio del suo strumento baritono recupera tutte le sensazioni di terrore che ha assorbito in questi quasi dieci anni di mostruosità assortite, facendo emergere dalle nebbie di un tempo appeso alla tenebra droni che il Nostro priva di ogni appoggio melodico. Semmai la melodia è piegata o, per meglio dire, piagata al servizio tensivo di uno spazio in cui viene pervertita in una forma scomposta e priva di ossatura. Un moto ondoso di droni che non ha fine né pause come un flusso di coscienza di entità fuori dal mondo che risuonano in unisoni e evoluzioni metodiche del suono, spostandosi di lato anziché in linea retta, in appena due brani (più due versioni “ridotte” degli stessi) di estrema lunghezza e che sembrano non voler finire mai.

Chimaera I” non è quello che si può definire un disco imprescindibile, eppure è rivestito di un fascino simile ad una messa nera che ha luogo in un tempio ascetico abbandonato. Qualcosa che non si può digerire e che, in assenza di immagini ad accompagnarlo, obbligano l’immaginazione a mettersi in modo. Non è dato però sapere diretta in che luoghi e forse è meglio così.

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