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Griefbringer – The Horrible Wilting

2022 - Church Of Crow Records
doom / sludge metal

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Tracklist

1. Blind Harbinger
2. Disfigurement
3. A Warlock
4. Ghosts Of The Desert
5. Grimace Of Madness
6. The Horrible Wilting
7. Obeying the Owl
8. The Creeper


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È riduttivo definire “The Horrible Wilting” dei Griefbringer come unesordio. Trattasi del primo disco in assoluto per questo nuovo progetto metal – a tinte doom e sludge – ma i tre protagonisti sono veterani della scena metal nazionale e internazionale. È quindi ampiamente spendibile la definizione di supergruppo. 

Luca Frazzoni in voce e alla chitarra, Andrea Zanetti al basso e Dario Casabona alla batteria non sono certo giovanotti di primo pelo: dalla loro hanno esperienza trentennale maturata in band leggendarie come Monumentum, Schizo, Hell Obelisco e The Bloodline Propaganda. Dopo anni di collaborazioni, condivisioni di palco e grande stima, ecco quindi arrivato il momento di chiudersi in studio e lavorare insieme. 

Pochi attimi per realizzare in quale oscuro antro ci troviamo, ed ecco che come un machete incombe Blind Harbinger, un pezzo decisamente a trazione doom. A colpi di grawl e rallentando in modo sostanzioso le battute entrano in scena le ossessive Disfigurment e A Warlock. La voce introduttiva di Ghost Of The Desert rompe per un frangente il ritmo, ripreso di gran carriera dal cantato che stavolta assume una timbrica più asciutta, con (almeno) una seconda voce a supporto che genera un terrificante effetto coro. In questa fase le sonorità regalano un clamoroso mix thrash-wave.

Senza soluzione di continuità si va avanti con Grimace Of Madness, che gioca con i registri vocali introducendo anche la distorsione. È il preludio alla title track, un brevissimo manifesto sludge in un unico accordo suonato con un perenne delay di chitarra, nient’altro. È uno spartiacque, una linea di confine che porta all’ultima e terrificante parte del disco, di cui fanno parte Obeying the Owl, dal testo compresso ed ermetico, e la conclusiva The Creeper, un rituale di chiusura, un’esplosione di suoni che alla fine dei tempi lascia tutto intorno the double dust of days to come.

“The Horrible Wilting” è un esordio compatto, massiccio, che non delude le aspettative. Picchia forte dall’inizio alla fine, si concede pause funzionali, preludi ai diversi cambi d’atmosfera. Dal punto di vista dei testi, i Griefbringer non hanno preferenze: spaziano da strutture essenziali – e parecchio misteriose – a vere e proprie storie ricche di sangue, lerciume e oscurità.

Volendo leggere tra le righe, le dinamiche emotive descrivono rabbia, dolore, rassegnazione e atarassia definitiva. Ma c’è anche tanta spiritualità: angeli e demoni, divinità celestiali e oscure si mescolano tra sogni e realtà, preghiera e presenza terrena. Un esperimento riuscito, insomma, sperando che this is the end of all, cantata in chiusura, non suoni come una profezia.

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