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Neontenic – Extranet Metaverse

2022 - Autoproduzione
Synthwave / Tranx-Wave / Punk-Wave

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Tracklist

1. Reception
2. Extranet Corp.
3. Metavision (feat. Compilerbau)
4. Metagraft
5. Token Trader
6. Neon Fashioned
7. Dr. Sirko Finds A Leak
8. Shao Ming Knows It (feat. Dominus Lux)
9. The Hakernaut (feat. Timecop1983)
10. Server Centauri
11. J Six’s Run
12. Someone Get Burned
13. Through The Purple Hill Of The Metaverse


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Iride in dettaglio. Riflessi di una città claustrofobica. Fiammate di una rivoluzione industriale fuori controllo. Pioggia incessante. Lento, lentissimo zoom verso l’avanzare di un inesorabile futuro distopico. È esattamente così che inizia una delle pellicole più iconiche della storia del cinema di fantascienza degli anni 80. Il titolo del film non mi va neanche di citarlo, tanto lo abbiamo capito tutti.

Ciò che mi preme dire di più è che “Extranet Metaverse”, quarto capitolo della storia discografica del progetto musicale Neontenic, uscito giusto qualche giorno fa, ne potrebbe accompagnare i momenti più salienti come un vestito perfettamente disegnato lungo le sinuosità della sua trama.

Viviamo nel paese del festival dei fiori e qualunque genere o sottogenere musicale che si discosti dalla melodia più orecchiabile non ha concretamente mai fatto breccia nel nostro mercato discografico (progressive a parte) nonché sulle onde modulari di frequenza dei grandi network nazionali e, (ahimè) la musica synthwave non fa e non sta facendo in questo senso alcuna eccezione. Questo è un dato di fatto. Nulla di strano. Solita noiosa, noiosissima storia nostrana.

Certo è che Valerio Visconti aka Neontenic, proprio (ma guarda un po’ il caso) da quella stessa Liguria del festival sopra citato, di strada ne ha fatta alquanta da quel primo (meraviglioso) disco “Synthmonster” uscito nel 2019, tanto da divenire non solo per l’Italia, ma anche per il resto del continente, un riferimento sempre più significativo di questo genere nato dai sintetizzatori, dalle sale arcade e dalle colonne sonore dei film anni ’80.

Segnale evidente di tutto questo ne sono le importanti collaborazioni nate durante la lavorazione di “Extranet Metaverse”, tra le quali spicca quella con il musicista olandese Timecop1983, riferimento imprescindibile per tutta la scena mondiale. 13 tracce potenti, che rispetto al passato fanno vibrare la superficie del dancefloor in maniera decisamente più ignorante.

Spalle e bacino iniziano a ondeggiare più di quanto non fosse successo con i dischi precedenti e i livelli di trance agonistica si fanno più seri. Gli occhi si chiudono in rigorosa meditazione per poi riaprirsi a fissare luci lampeggianti ora bluastre, ora porpora. Paesaggi urbani notturni, sopraelevate illuminate da pallidi lampioni di città solo apparentemente dormienti.

Insegne al neon, flussi canalizzatori, esplosioni verdi, occhiali da sole, lamborghini countach color bianco candido, T1000, piogge sporche. Quanto altro, molto altro…Nell’ascolto del disco spiccano su tutte i singoli Extranet Corp, Neon Fashioned, Metavision (feat. Compilerbau) eThe Hakernaut (feat. Timecop1983), pezzi che bene esprimono l’essenza più pura e viscerale di tutto l’album, ma è forse su Server Centauri, traccia numero 10, che l’asticella raggiunge molto probabilmente il suo livello più prorompente. Il percorso tracciato dai dischi precedenti si è senza dubbio arricchito di un nuovo capitolo la cui storia tira dritto ancora una volta come una Delorean spinta a 88 miglia orarie.

La pioggia è ancora incessante, la città è ancora avvolta nell’oscurità, ma una colomba bianca sta per spiccare il volo dalle mani di un Nexus 6 le cui ultime parole illuminano lo sguardo dell’agente Deckard, si ferito, ma ancora vivo. La luce di un’alba piena di speranza sovrasta l’oscurità di una notte che sembrava esser senza fine. Camera in piano sequenza. Dissolvenza.…Cut!

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