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Sulk Rooms – Ceremony

2022 - Decaying Spheres
elettronica / ambient

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Tracklist

1. Stare At Me On Your Way Down
2. They Cut The Tendon
3. The Told Me They Drove You To It
4. They Believe Letters Keep Me Company
5. They Killed A Sacred Deer


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I suoni macabri si impossessano della Dark Ambient. “Ceremony” è l’inedito EP di Sulk Rooms, per la label Decaying Spheres. Thomas Ragsdale (aka Sulk Rooms) realizza un prodotto discografico artigianale, direttamente dal cuore più profondo dello Yorkshire. L’album si ispira liberamente alla società e ai culti segreti ad essa legati. Il pubblico è trascinato in un underworld dark, attraverso il mescolare di sound e testi grezzi con movimenti sonori euforici. Il titolo senza tempo dell’EP cela (volontariamente) un senso di inquietudine e terrore.

Stare At Me On Your Way Down. Osservami mentre sono bloccato nelle mie Sulk Rooms, le stanze soffocanti da me create e di cui sono io stesso prigioniero. La traccia di apertura è una celebrazione dell’evocazione della paura. They Cut The Tendon, un brano immerso in visioni surreali. Le immagini di dolore si dissolvono all’interno della nostra percezione uditiva. Tutto sembra più leggero e sopportabile. Il confine tra il carnale e lo spirituale diventa estremamente labile. The Told Me They Drove You To It si insinua lentamente nella psiche dell’ascoltatore. Il basso, che appartiene al mondo sotterraneo, si infrange sulla superficie terrestre come fari che si fanno spazio nel buio tenebroso. L’euforia dissonante del sound dipinge l’immagine di un’altra euforia difforme, di un’umanità dai lineamenti scabrosi.

Il sound straziante di They Killed A Sacred Deer ci offre una non convenzionale espressione musicale, che assume le forme dell’ansia. Un pioggia tempestosa rappresenta la figurazione del manifestarsi di stati ansiosi, mentre una dissonanza volutamente grintosa accelera il ritmo. La ripetizione della scala minore di note conferisce alla track un senso di tragedia. Il rituale del sacrificio di una cerva sacra è il riflesso, su pareti sonore, di urla innocenti di disperazione.

Le impressioni cinematografiche sono protagoniste di “Ceremony”. Personaggi onirici e senza volto infestano l’EP con proiezioni figurative grigie. Il tutto accade in ambientazioni dalle narrazioni torbide. Il timbro musicale di Sulk Rooms è allo stesso tempo caldo, avvolgente e dark, con la capacità di lasciare sul proprio percorso residui di ombre vagheggianti. Ci sembra di essere seduti in una specie di sala sepolcrale all’interno della quale assistiamo da protagonisti ad una cerimonia dell’occulto.

Ciò che resta dentro è un reale senso di inquietudine. Non possiamo fare altro che girovagare attraverso i corridoi dei nostri incubi.

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