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Rival Schools – United By Fate

“United By Fate”, l’album d’esordio dei newyorchesi Rival Schools, è un disco di svolta. Quando uscì, nel 2001, segnò il confine spartiacque tra l’hardcore vecchia scuola e l’indie rock di matrice post hardcore. Nella Grande Mela, ovviamente, ma anche a livello continentale. Da quando fu pubblicato, le cose non furono più come prima, insomma. Ma andiamo con ordine. 

I Rival Schools nacquero due anni prima della sua pubblicazione, nel 1999. Inizialmente il progetto avrebbe dovuto somigliare ad una one-man-band, che avesse avuto al centro la figura imprescindibile di Walter Schreifels, già chitarrista di Gorilla Biscuits, Youth Of Today e soprattutto (dato che di post hardcore stiamo parlando), Quicksand, forse la band più vicina in assoluto, come sonorità ed attitudine, ai Rival Schools. Negli Youth Of Today, però, suonava anche il batterista Sam Siegler, che venne chiamato a far parte del gruppo per registrare il primo lavoro, uno split con Onelinedrawing  a.k.a. John Matranga, di cui parleremo dopo. A quel punto la direzione era più che segnata, ed iniziò, con l’arrivo di Ian Love e Tolman, la lavorazione di “United By Fate”.

Il disco uscì quindi per Island Records e fu, come già ricordato, un duro colpo per la scena newyorchese. In positivo, si intende. Uno scossone destinato a rubarsi la scena a suon di riff, ritornelli, riprese. Alternativo sia nei confronti della musica mainstream ma anche di quella punk. Per la prima volta, ci si rese conto che musicisti dediti al two step e al pointing finger potessero suonare pezzi da hit radiofonica come lo furono Travel By Telephone o Used For glue, strizzando l’occhio alla scena che si era già sviluppata da anni, alla grande, un po’ più a sud di New York, tra Washington e il Midwest. Forse la straordinaria capacità di “United By Fate” fu proprio questa: non venire considerato come un corollario musicale facente riferimento ad altre e più importanti realtà, ma diventare un vero e proprio punto di partenza, sonoro e strutturale. 

Veniamo ai giorni nostri, dunque. I Rival Schools si sono riuniti (by fate, ovviamente) ed iniziano anche a suonare in giro. A Boston, Run For Cover Records decide di ripubblicare “United By Fate”. E lo fa in grande stile, includendo le tredici tracce della prima uscita ed affiancandoci graniticamente lo split con Onelinedrawing (che nella sua idea originale, quindi avrebbe dovuto essere uno split tra due one man band), alcuni b-side del disco e una versione acustica di Holding Sand suonata da Schreifels e registrata live in un locale di Berlino. I musicisti di vent’anni fa sono diventati ancora più musicisti di quanto non lo fossero prima e lo stesso Walter Schreifels, dopo diversi tour con YOT, GB e un disco nuovo di pacca dei Quicksand, dimostra di essere il più grande musicista “alternativo” di New York del momento. 

Non era un compito semplice, per Run For Cover, fare centro. Dopo anni di conferme e pubblicazioni importanti come Title Fight, Tigers Jaw e Pinegrove, però, la label di Boston si riconferma all’apice della produzione alternativa mondiale proponendoci questa corroborante versione di un disco, a mio parere, fondamentale come lo furono “Repeater” dei Fugazi, “In Casino Out” degli At The Drive-In o “Spiderland” degli Slint.

Avreste mai immaginato di dover ascoltare la strumentale Hooligans For Life a metà di un disco?

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