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Hidden Tracks

Hidden Tracks #21: Motivi Per Litigare, Doom Flower, God Of The Basement / oodal, Edouard Ferlet

Hidden Tracks 20

Quanti brani ogni giorno, ogni settimana, ogni mese vengono pubblicati, ascoltati distrattamente e poi finiscono sepolti sotto un mare di altre uscite, a sgomitare per emergere e troppe volte divorati da pesci più grossi e più importanti? Questa è una delle tante domande esistenziali che ci poniamo ogni giorno in redazione, e a cui dopo alcuni tentennamenti e tentativi falliti abbiamo cercato di formulare una risposta.

Hidden Tracks vi accompagnerà periodicamente con i nostri brevi consigli riguardanti alcuni brani pubblicati in queste settimane e che riteniamo interessanti. Progetti da tenere d’occhio, di cui forse sentirete parlare nei prossimi tempi, provenienti in tutti i casi da quell’universo sommerso che più ci sta a cuore e che pensiamo sia giusto e stimolante seguire dal principio. In poche parole, la musica di cui non tutti parlano.

Motivi Per Litigare – Mandalorian

Citazione Star Wars “fuori”, citazione Colle der Fomento dentro e sono già conquistato. I Motivi Per Litigare, poi, suonano spessi come cemento colato sulla testa: il testo di Modo gira il dito nella piaga, cattivo e senza fronzoli, mentre il resto del gruppo affonda le nocche sul viso rendendo Mandalorian una piccola perla di quel crossover un po’ troppo lasciato per strada alle nostre latitudini. Il fil rouge diventa un gomitolo di calci nel culo e prepara il lancio di “Nuovi fossili“, album in uscita tra pochissimi giorni.

Doom Flower – Telehealth

(c) Colin Bunting

Nella Windy City la voce di Jessica Price è un refolo di bellezza. I suoi Doom Flower sono perla di quella materia indie rock che a Chicago è sempre stata pietra fondante di sonorità e modalità di ascolto ma con Telehealth, singolo tratto da “Limestone Ritual“, secondo album della band e in uscita nel 2023, si spingono oltre. C’è quell’ingrediente trip hop sostenuto dalla batteria e fissato dalle chitarre che fa viaggiare lontano con la mente.

God Of The Basement / oodal – Loaded

Foto: Rebecca Lena

L’hyperpop si mischia a gangli rumorosi e fanghiglia shoegaze nel nuovo singolo del progetto messo in piedi dalle band fiorentine God Of The Basement e oodal. Loaded ragiona sulla complessità delle relazioni sociali odierne, mediate e distorte dalla virtualità in cui siamo immersi, nella quale le parole battute su tastiera sono armi fumanti e missili di puro odio. È interessante il mix che vede scontrarsi su un round infuocato i The XX con i Death Grips, ed è altrettanto piacevole scoprire che non prevale nessuno, ma che anzi tutto procede con una bella dose di (dis)armonia.

Edouard Ferlet – Reflex

Abbiamo sempre pensato che il pianoforte fosse lo strumento più sensibile, o almeno quello più legato alle capacità e alle sensibilità di chi lo suona. Cosa accadrebbe se il pianoforte finisse in mano ad un robot ce lo spiega invece il compositore francese Edouard Ferlet, che nel suo nuovo Ep “RESET“, in uscita il 9 dicembre su Mélisse, esplora le possibilità ritmiche dello strumento trasportandolo e trasportandoci in un’altra dimensione, in cui i tasti bianchi e neri (quelli di due pianoforti, uno suonato da Ferlet, l’altro da un’intelligenza artificiale) si rapportano a battiti computerizzati, così come l’uomo si rapporta con la macchina. Una dialettica eterna, uno sguardo altrove. Un assaggio nel primo singolo, che è anche la title-track del lavoro.

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