Requiem For Paola P. – Ho Vissuto Confusione

Dopo sei anni di attesa finalmente tornano i Requiem for Paola P. con un disco registrato come piace a loro (e a noi), in presa diretta nella loro sala prove in meno di una settimana, per essere sicuri di poter trasmettere a caldo tutto ciò che si prova: la confusione che esplicitamente ci comunicano di aver vissuto é la colonna di tutte le tracce, nella musica molto più che nei testi.

I testi sono potenti, calibrati, vogliono raccontarci una vita che una volta avremmo voluto definire di provincia ma che abbiamo ormai realizzato essere semplicemente lontana dalle patinate alternative che ci vengono offerte quotidianamente dallo scorrere dei social. Riassumono tanto delle nostre vite senza lo sforzo di addolcire la pillola e lo fanno in tutti i brani anche se Porto rancore è probabilmente quello più eleggibile ad emblema, il passaggio in cui l’analisi è più profonda e il rancore diventa vago, cauto, sacro, invano, aspro, con tutte le motivazioni del caso.

Ogni singolo pezzo si contestualizza per sé stesso all’interno delle variazioni possibili, le cifre stilistiche della band ci sono tutte e arricchite da elementi aggiuntivi più vicini al cantautorato e contrapposti al loro sempre attuale e rinnovato punk/post-hardcore, gli strumenti creano disordine a loro piacimento senza mai perdere il controllo puntuale della situazione.

Se il precedente lavoro nel 2016 poteva essere il sottofondo di un incubo particolarmente realistico qui fanno un passo in più, si svegliano per trovare una realtà che differisce non di troppo da ciò che si potevano immaginare e decidono di descriverla nel loro stile, un’altra ventata di aria fresca in un panorama dove la confusione non viene inclusa sebbene sia parte fondamentale della vita corrente.