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Gazebo Penguins – Quanto

2022 - Garrincha Dischi / To Lose La Track
post-hc / alternative rock

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Tracklist

1. Nubifragio                      
2. Cpr14                 
3. Se non esiste il vuoto                
4. Erwin                  
5. Feyerabend                    
6. Cosa fai domani             
7. Uscire     


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Sono passati ben cinque anni da “Nebbia“, l’ultima fatica discografica dei Gazebo Penguins, la band post-hardcore/emo-core proveniente da Correggio e in attività dal 2004. In questo oceano di nuove uscite una goccia che non poteva perdersi era appunto “Quanto”, il quinto disco del gruppo emiliano che è uscito il 16 dicembre a cura di Garrincha Dischi insieme alla storica etichetta To Lose La Track.

È fondamentale porre l’accento sulla scelta che hanno fatto i quattro musicisti – Gabriele “Capra” Malavasi, Andrea “Sollo” Sologni, Pietro “Piter” Cottafavi Riccardo Rossi – che riguarda proprio il lancio promozionale di “Quanto”. Infatti, i Gazebo Penguins hanno optato per un’anteprima live esclusiva – quattro date Roma, Milano, Torino e Bologna ad inizio dicembre – dove era possibile acquistare i nuovi vinili e CD. Quindi nessun pre-order. “Gazebo Penguins sono una band live che, dopo alcuni anni particolarmente farraginosi per il mondo dello spettacolo dal vivo, vuole ridare centralità al momento del concerto” ha dichiarato il quartetto.

Sono stati due i singoli che hanno anticipato questa nuova pubblicazione discografica: Nubifragio e Cpr14. Il primo è incredibile, sembra un puzzle pieno di tanti tasselli che tra loro funzionano perfettamente disegnando l’immagine essenziale di questa band: cuori aperti e chitarroni grezzi. Un valore aggiunto di Nubifragio è la presenza del sax suonato da Manuel Caliumi. Il secondo brano Cpr14 segue il ritmo vivace del precedente proponendo una lirica che narra del tempo e della gravità. Qua e là spuntano anche riferimenti al freddo e al disordine. La chitarra è quella, i ritmi sono quelli, fino ad ora non stanno inventando niente di sconvolgente i Gazebo Penguins. Inoltre, ascoltando il crescendo esplosivo finale di Cpr14, per i fan di vecchia data sarà per un attimo come tornare ad urlare insieme a Capra in Senza di te. Il pezzo manifesto del gruppo – fa parte dell’album “Legna” del 2011 –  una canzone bella, forte, empatica che fa bene all’anima di chi la canta o ascolta e anche dal vivo è una performance irrinunciabile. I Gazebo Penguins continuano a restare fedeli alla propria linea anche nei pezzi centrali del disco: Se non esiste il vuoto e Erwin. I testi sono semplici e immediati. Dal punto di vista del sound la tensione era più godibile e liberatoria all’inizio nei singoli. In Feyerabend ritornano ancora episodi sonori classicamente chitarrosi, in perfetto stile Gazebo Penguins. Solo nella parte centrale improvvisamente si abbraccia un po’ di quiete, ma non si fa in tempo a respirare un attimo che ritorna il caos melodico ed emotivo. Questa sensazione di miccia che arde si presenta anche in Cosa fai domani, il momento più breve, un altro frammento tutto da cantare. Infine l’ultimo componimento: Uscita, una parentesi più lenta e riflessiva, essenziale e minimale.

Se volessimo scendere nell’infinitamente piccolo non potremmo scendere all’infinito: ad un certo punto la materia si ferma. Ecco il quanto. Un frammento discreto, indivisibile, basilare, di una grandezza” recitano i Gazebo Penguins quattro musicisti nonché super amici Capra, Sollo e Piter oggi sempre più adulti e consapevoli di quello che vogliono fare: suonare insieme la musica che amano e soprattutto farlo in piena libertà dal vivo.

In nessuno dei sette brani di “Quanto” si può gridare al miracolo tuttavia il loro coraggio deve essere ritrovato nel loro percorso artistico che è sempre stato coerente con la loro idea di artista.

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